PATERNÒ – Nella evocativa sede della Biblioteca Civica, dedicata al grande geografo paternese Giovanni Battista Nicolosi, il Sindaco Dr. Nino Naso, il maestro Antonio Presti e la Dr.ssa Martina Migliorini della omonima Fondazione hanno presieduto gli “Stati Generali” degli Istituti Scolastici cittadini, dell’associazionismo non solo di settore, dei club service e del volontariato, del cooperativismo, di esperti e studiosi, espressioni della composita società civile paternese, chiamati a condividere il progetto dal titolo “La Grande Madre Etna: I belvederi dell’Anima” donato dal maestro Presti a Paternò. Insieme per definire e scegliere i luoghi e simboli della città e del territorio da legare agli elementi quali l’aria, l’acqua, la terra, il fuoco, costitutivi il tema del progetto.
Alle suggestive considerazioni del maestro Presti nell’illustrare il progetto, stimolanti il pensiero e nuove rinascenze umanistiche, …. è seguito un vivace dibattitto con diversi interventi di docenti referenti e dei porta voce dell’associazionismo, tutti notevoli per motivazioni, proposte, percezioni e sensibilità, tesi ad evidenziare l’interesse e l’adesione al progetto e alle sue prospettive. Un ricco scambio di dati che ha portato a legare agli elementi i rispettivi luoghi.
L’Aria, tra paesaggi, stratificazioni storiche ed evidenze architettoniche precipue, è stata associata alla collina storica della città.
L’Acqua all’oasi simetina di Ponte Barca.
La Terra con il giardino civico “Moncada”.
Il Fuoco al sistema vulcanico secondario delle salinelle di riconosciuta rilevanza scientifica.
Ad essi se ne aggiunto un quinto così voluto a esemplificare e rappresentare risorse di natura e volontà antropica che motiva la Paternò storica: il Ponte e l’Acquedotto di Età romana. Una nuova lettura prospettica che stimola nuove didattiche e da senso alle intuizioni del maestro Presti.
In conclusione il Sindaco, convinto e coinvolto dal progetto, ha ringraziato il Maestro Presti e la Fondazione per l’attenzione verso la Città di Paternò. Egli è sicuro che il successo del ‘piano’ di rigenerazione urbana e umana di Librino di Catania voluto dal maestro, possa avere la stessa risonanza mediatica anche a Paternò per le sue bellezze storico paesaggistiche, quale veicolo di nuovi flussi turistico – culturale come al tempo del Gran Tour. Il messaggio finale del maestro e della dr.ssa Migliorini che, nel ringraziare ancora i Dirigenti ed i professori referenti dei Comprensivi “G. B. Nicolosi – Giovanni XXIII”, “G. Lombardo – Radice – Virgilio”, “G. Marconi” per le Superiori “F. Redi”, “E. Fermi”, “R. Chinnici” e “M. Rapisardi” i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito, ha definito i tempi di esecuzione del progetto con la ripresa a settembre delle attività scolastiche. A latere, il maestro per la sperimentata affidabilità e competenza tecnico – creativa del Liceo Artistico del “Rapisardi” lo ha ancora una volta indicato come riferimento per questa nuova avventura nella Bellezza.
Considerazione accolte dalla Dirigente Prof.ssa Maria Grazia D’Amico che nel ringraziare i referenti rapisardiani del progetto i proff. Eleonora Amato, Daniela Privitera, Giuseppe Scravaglieri, Chiara Romeo e valentina Tavella per quelli in corso come il Dipartimento d’arte, ha voluto sottolineare la consolidata collaborazione del maestro Presti con il Rapisardi, le lezioni tenute, i seminari avviati, i progetti artistico – simbolici condivisi, diventati realtà visibile grazie anche alla affidabilità delle risorse umane, professionali e laboratoriali del nostro Liceo.
Infine il Prof. Scravaglieri, in riferimento alla Dirigente D’Amico, ha ricordato l’adesione, nel 2019, al progetto promosso da Fiumara d’Arte di Antonio Presti per realizzare “la Porta delle Farfalle”, simbolo della nuova Librino di Catania, allestendo la monumentale “TorrAnimata” inaugurata nel 2023, una installazione poderosa e ponderata per simboli e significati, lungo la barriera viaria tra policromie rigeneranti, sequenze di immagini e speranze sventolate. Essa, aggiunge il Prof. Scravaglieri, riprende il magnifico dongione paternese con nuove espressioni artistico iconiche e simboliche, che rimandano alle civiltà stratificate da millenni su cui insistiamo, usando la stessa materia prima: l’argilla che crea, modella ed esprime una sapienza che il “Rapisardi” oggi trasmette ai suoi studenti grazie alla professionalità ed alla passione dei docenti.
Articolo redatto in collaborazione con il dr. Luigi Sanfilippo e la prof.ssa Anna Sanfilippo