Etna in eruzione, ricaduta di cenere su Catania: boati e tremori, il punto degli esperti Ingv

Etna in eruzione, ricaduta di cenere su Catania: boati e tremori, il punto degli esperti Ingv

CATANIA – Sin da poco dopo le 12 di ieri, gli esperti dell’Ingv, lo avevano annunciato: “Il diagramma del tremore vulcanico sembra, effettivamente, seguire nuovamente un trend in ascesa. Quindi, è possibile che le bocche sommitali del vulcano stiano ricominciando a produrre attività stromboliana, per adesso di bassa energia, anche se le cattive condizioni meteo non consentono di confermare questa ipotesi“.

Fonte foto Santo Scalia

Alle 14,44 – il vulcanologo Boris Behncke – annunciava: “Ci sono emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est“.

Fonte foto Nicolò Santangelo, Protezione civile di Adrano

Il terremoto nel Catanese e l’eruzione

Alle 20,03 – dalla sala sismica Ingv – una piccola scossa di terremoto è stata rilevata a Zafferana Etnea e Biancavilla. Poco dopo le 21, invece, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che “dalle ore 19,05 GMT si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al Cratere di SE. Allo stato attuale l’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore si mantiene nell’intervallo dei valori medi. L’attività infrasonica nell’ultima ora mostra un leggero incremento nel numero degli eventi. I segnali di deformazione del suolo provenienti dalle reti di monitoraggio GNSS e Tilt non mostrano variazioni significative“.

Fonte foto Valenti – Etna alle 21,38

Il bollettino delle 21,43

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si osserva un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al Cratere di SE. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest. L’ampiezza media del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento. Non si evidenziano ancora variazioni significative sui segnali di deformazione del suolo delle reti GNSS e Tilt“.

Fontane di lava visibili da Zafferana Etnea, boati e tremori in aumento da Tarderia e a Tremestieri Etneo. Gli esperti parlano di una “esplosione a bolla” avvertita anche in zona Cerza.

Fonte foto Tonino Giorgianni

Il bollettino delle 23,20

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è in corso una fontana di lava al Cratere di SE. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest. L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all’incremento. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. Si registrano deboli oscillazioni nella componente radiale della stazione Tilt sommitale ECP (Cratere del Piano), non si registrano variazioni significative alle altre stazioni delle reti Tilt e GNSS“.

Fonte foto Valenti – Etna alle ore 23,15

Fonte foto Stefano Caffo

Il bollettino Ingv delle 06,02

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle 22 GMT circa si osserva una intensificazione dell’attività di fontana di lava. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest, in accordo ad osservazioni dirette da parte di personale INGV-OE.

Alle 02,37 GMT si è inoltre osservato dalle telecamere di video-sorveglianza dell’INGV-OE un flusso piroclastico, anche confermato da personale INGV presente sul posto. La colata si dirige verso la Valle del Bove raggiungendo un’altezza di circa 2900 metri.

Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori molto alti. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. Una debole deformazione è osservabile sulle stazioni tilt sommitali, mentre i segnali delle stazioni GNSS non mostrano nessuna variazione significativa nelle ultime ore“.

Fonte foto Nicolò Santangelo, Protezione civile di Adrano

Etna vista da Sant’Alfio – fonte foto Lucia Pruiti

Aggiornamento – il bollettino delle 7,05

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che continua l’attività esplosiva al Cratere di Sud Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud Sud-Est. L’altezza massima stimata dai dati satellitari è 6.000 metri sul livello del mare. È stata inoltre segnalata da personale INGV-OE ricaduta di cenere a Catania.

A partire dalle 2,30 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico è in decremento, pur mantenendosi ancora su valori alti. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati.
Permangono le deboli variazioni osservabili sui segnali delle stazioni tilt. Nessuna variazione significativa rilevabile dalla rete GNSS“.

Fonte foto Nicolò Santangelo, Protezione civile di Adrano

La ricaduta di cenere vulcanica sta causando non pochi disagi, non solo per i residenti ai piedi dell’Etna, ma anche per Catania: a proposito, uno spazio aereo dell’aeroporto Fontanarossa è stato momentaneamente chiuso.

Le immagini video

 

Fonte video Nicolò Santangelo, Protezione civile di Adrano

Aggiornamento, bollettino delle 8,20

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che sono presenti due colate, una ben alimentata in direzione Valle del Bove che ha raggiunto una quota tra i 1900 e 1800 metri circa, ed un’altra meno alimentata in direzione sud che si attesta in area sommitale“.

Fonte foto Gianni