CATANIA – Torna l’incubo Etna nelle campagne siciliane con la ripresa delle attività che fa salire a otto mesi il “conto” delle emissioni di cenere che sino ad oggi hanno causato danni alle coltivazioni ai quali si aggiungono i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali.
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla ripresa dell’attività stromboliana dal cratere di Sud-Est.
“Un’ulteriore dimostrazione che siamo di fronte a cambiamenti per il vulcano – sottolinea Coldiretti – e che quindi bisogna avviare un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc”.
“Si tratta – afferma Coldiretti – di una emergenza continua, una vera e propria calamità quotidiana. Per pulire le strutture e le coltivazioni – conclude la Coldiretti – serve tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera con costi insostenibili.
Fonte foto Maria Bordonaro