CALTAGIRONE – Solomon Obuh, 61 anni, Michael Okowa, 25 anni, Fedricic Johnson, 23 anni, Godwsfit Chukuma, 25 anni: sono i nomi dei quattro nigeriani, ospiti del “CARA” di Mineo, che ieri sono stati posti in stato di fermo dai poliziotti del commissariato di polizia di Caltagirone perché gravemente indiziati dei reati di violenza sessuale di gruppo, furto e lesioni a danno di una connazionale.
(da sinistra: Solomon Obuh, 61 anni, Michael Okowa, 25 anni)
(da sinistra: Fedricic Johnson, 23 anni, Godwsfit Chukuma, 25 anni)
Una triste vicenda che ha avuto come teatro proprio il “CARA”, un luogo d’accoglienza, diventato un vero e proprio inferno per la vittima che, nonostante le minacce e la violenza subita dai quattro aguzzini, ha avuto la forza di denunciarli agli uomini del posto di polizia del centro d’accoglienza.
Tutto è successo la notte tra il 14 e il 15 dicembre, quando la donna si è risvegliata nell’alloggio di un connazionale, dal quale era stata invitata la sera precedente, dolorante e priva d’indumenti: addosso a lei un gruppo di uomini che la picchiavano violentemente, in testa solo il ricordo di una bevanda offertale qualche tempo prima che le aveva fatto perdere i sensi.
I forti dolori al ventre, la paura, anzi, il terrore per ciò che le era successo e le minacce di morte dei quattro uomini (“se vai dalla polizia ti ammazziamo”), hanno indotto la donna a trovare rifugio presso l’alloggio della sorella, insieme alla quale ha cercato conforto dal rappresentante della comunità nigeriana, per informarlo e avere protezione. Un tentativo che, però, non ha fermato i quattro che la notte del 16 dicembre hanno fatto irruzione nell’alloggio dove la donna si era nascosta, inveendo contro di lei e nuovamente picchiandola al collo al viso e al busto, questa volta con un bastone di legno; anche in questa occasione una minaccia di morte se fosse successo qualcosa ai quattro.
Con eccezionale forza, nonostante fosse ancora dolorante per tutte le percosse subite, la donna nigeriana è riuscita a fuggire per rivolgersi al posto di polizia del centro e sporgere denuncia.
Gli aguzzini sono stati rintracciati e bloccati, grazie a un’indagine della polizia di stato che si è svolta in tempi record e che ha visto una serie di controlli e perquisizioni effettuati in numerose abitazioni del centro. È stato così scongiurato il rischio, realmente verificato dagli investigatori, che i quattro malviventi potessero fuggire per trovare riparo da altri connazionali, facendo perdere le loro tracce.
I quattro uomini sono in stato di fermo e si trovano adesso reclusi nella casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’autorità giudiziaria.