CATANIA – Comincia bene l’anno per i 207 tra infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, tecnici di circolazione extracorporea e un’ostetrica che stamani hanno siglato il contratto a tempo indeterminato con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco” di Catania, retta dal direttore generale Gaetano Sirna.
Con questa nuova e importante iniezione di risorse fresche, l’azienda continua speditamente il percorso di potenziamento del proprio organico e di stabilizzazione del personale ancora in attesa di una definitiva sistemazione professionale. Gli “ex precari” hanno potuto usufruire dei benefici dell’art. 1 comma 268 lett.b) della legge 234/2021 (legge di bilancio 2022) volte alla valorizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l’emergenza da COVID-19.
“Vi ho riunito qui oggi per farvi gli auguri e per farvi i complimenti per il traguardo raggiunto. Tutti voi avete cominciato il percorso di collaborazione con la nostra azienda in un momento particolarmente delicato della vita di tutti noi, quello della pandemia – ha detto il direttore Sirna incontrando i neoassunti per la firma dei contratti a tempo indeterminato-. L’arrivo di 207 giovani con un’età media inferiore ai 32 anni ha portato una ventata di entusiasmo nella nostra azienda. Il vostro impegno ed il vostro lavoro hanno reso la nostra organizzazione migliore e adatta ad affrontare un’emergenza come quella pandemica, e di questo vi ringrazio”, ha concluso il direttore generale.
In particolare, ad aver superato favorevolmente la procedura di stabilizzazione avviata dall’azienda ospedaliero universitaria sono stati 110 infermieri di cui 2 pediatrici, 83 operatori socio sanitari, 6 tecnici di radiologia, 5 tecnici di laboratorio, 2 tecnici di circolazione extracorporea e 1 ostetrica che coprono, così come prevede la norma, massimo il 50% dei posti vacanti previsti in dotazione organica. Il restante 50% sarà coperto con procedure concorsuali.
L’azienda, dunque, riparte di slancio con la nuova stagione delle stabilizzazioni, dopo aver superato un 2022 da record, con decine di nuovi contratti a tempo indeterminato, di cui una parte con la cosiddetta “stabilizzazione semplificata” possibile con la maturazione della metà del termine ordinariamente previsto dal Decreto Madia, vale a dire 18 mesi di servizio al posto dei tradizionali 36.