Catania, i precari del teatro Bellini: i risvolti della protesta

Catania, i precari del teatro Bellini: i risvolti della protesta

CATANIA – Sono ore di attesa, queste, per i precari del teatro Massimo Bellini. Le maestranze dell’ente catanese aspettano da un momento all’altro  di conoscere la data di un incontro con l’assessore regionale competente e il presidente della Regione Crocetta.

L’impegno da parte dell’amministrazione comunale è arrivato ieri in tarda serata dopo che falegnami, pittori e addetti all’antincendio avevano nuovamente occupato il palcoscenico.  Palcoscenico che i precari,  dopo qualche ora e a seguito delle promesse fatte dal Comune, avevano deciso di liberare e dunque consentire lo svolgimento delle prove generali dello spettacolo “Attila”, in scena stasera alle ore 20,30.

“Siamo stati in Comune questa mattina e il capo di gabinetto Rosso ci ha riferito che il sindaco Bianco ha telefonato a Palermo e siamo in attesa di una convocazione per la prossima settimana”. Cosi Antonio Santonocito, segretario regionale Snalv aderente Confsal,  dopo la riunione  che si è tenuta a Palazzo degli Elefanti. Con lui erano presenti anche alcuni lavoratori del Bellini.

“Attendiamo questo incontro chiarificatore – continua il sindacalista – affinché si possa trovare una soluzione a questa vertenza”.

Per Antonio Santonocito “continuare come si è fatto fino ad adesso è inaccettabile. Non si possono prendere in giro i lavoratori facendo passare mesi senza trovare una soluzione”.

La protesta delle maestranze del Bellini va oramai avanti da mesi, tra sciopero della fame, presidio sul tetto e occupazione del palco. Una battaglia portata avanti con determinazione per reclamare il diritto acquisito ad un contratto a tempo indeterminato dopo oltre 25 anni di precariato.  Al momento dei 28 precari 16 sono i lavoratori fermi a casa, senza stipendio. Gli altri, cosi come ci hanno detto stamattina alcuni di loro, prestano servizio al teatro per pochi giorni al mese.