Catania, degrado e pericoli nel parco giochi di Piazza Aldo Moro: la denuncia

Catania, degrado e pericoli nel parco giochi di Piazza Aldo Moro: la denuncia

CATANIA – Stato di abbandono e degrado nel parco giochi situato nell’area verde di Piazza Aldo Moro, nel quartiere Borgo-Sanzio a Catania. A segnalare la situazione è la consigliera del III Municipio, Angela Cerri, che si fa portavoce delle numerose lamentele da parte dei residenti, in particolare dei genitori preoccupati per la sicurezza dei propri figli.

Degrado e pericoli nel parco giochi di Piazza Aldo Moro

“La situazione è ormai insostenibile – afferma la consigliera –. Dopo numerose segnalazioni e sollecitazioni da parte dei cittadini, è evidente che non si può più ignorare il grave stato in cui versa l’area giochi. I genitori lamentano la mancanza di condizioni minime di sicurezza e decoro”.

Secondo quanto evidenziato, nel parco si trovano panchine rotte e sporche, giochi danneggiati o fuori uso, cancelletti senza chiusura, oltre alla totale assenza di pulizia e manutenzione ordinaria. Una condizione che rende pericoloso l’utilizzo degli spazi da parte dei bambini, costringendo molte famiglie a spostarsi in altre zone della città per far giocare i propri figli in luoghi più sicuri e curati.

La denuncia della consigliera Cerri

“Non bastano le parole – continua Cerri –. Occorrono interventi concreti, tempestivi e regolari. È inaccettabile che un parco frequentato quotidianamente da tanti bambini sia lasciato in queste condizioni. L’Amministrazione ha il dovere di garantire ambienti pubblici sicuri e decorosi”.

Attraverso la consigliera, i cittadini chiedono con forza un monitoraggio puntuale delle strutture presenti nel parco e un programma costante di manutenzione, per evitare incidenti e restituire alla comunità un luogo adeguato per il gioco e l’aggregazione.

La speranza è che le istituzioni competenti raccolgano l’appello e intervengano al più presto per mettere in sicurezza e riqualificare l’area. “I cittadini – conclude Cerri – vogliono più fatti e meno promesse”.