BIANCAVILLA – Nella giornata di ieri i carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato un giovane sui 20 anni del posto, in quanto, sorpreso in flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
Nel pomeriggio, i militari, dopo aver ricevuto una richiesta d’intervento tramite il 112 NUE per una lite familiare in via Favignana, si sono rapidamente diretti nell’abitazione dove hanno trovato una donna di 37 anni con gli occhi sbarrati e presa da crisi di panico a causa di un’accesa lite con il figlio.
Quest’ultimo l’avrebbe strattonata facendola sbattere sul muro della cucina e dopo averle strappato il telefono dalle mani glielo avrebbe lanciato sui pensili continuando a minacciarla.
I militari, dopo aver cercato di calmare la donna, hanno raccolto le sue dichiarazioni secondo cui la discussione sarebbe nata dall’avere ella appreso che il proprio figlio, tossicodipendente, aveva rubato la tessera bancomat della nonna e dall’averlo quindi sgridato.
Proprio mentre la madre proseguiva nel suo racconto, il figlio, incurante della presenza dei militari ha nuovamente inveito contro la madre e poi contro gli stessi carabinieri, minacciandoli pesantemente e cercando di colpirli con calci e pugni.
I preliminari accertamenti hanno consentito di appurare che i genitori del ragazzo erano da lui sottomessi da tempo alla quotidiana dazione di una somma di 20 euro per l’acquisto della droga e che il padre, più volte picchiato dal figlio, insieme alla moglie aveva già sporto denuncia nei suoi confronti perché sottoposto a continue minacce di morte: “Stanotte ti ammazzo nel sonno“.
La pericolosità del soggetto è stata confermata anche dai parenti del ragazzo.
Alla fine delle indagini è stato portato nel carcere catanese di piazza Lanza, dove tuttora permane su disposizione dell’autorità giudiziaria all’esito dell’udienza di convalida.