Covid Sicilia, il punto di Razza e Liberti: “Tanti ricoveri no-vax, chi non si vaccina fa danno a sistema sanitario” – VIDEO

Covid Sicilia, il punto di Razza e Liberti: “Tanti ricoveri no-vax, chi non si vaccina fa danno a sistema sanitario” – VIDEO

CATANIA – L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il commissario per l’emergenza Covid dell’area metropolitana di Catania, Pino Liberti, hanno tenuto stamattina una conferenza stampa nell’hub vaccinale di via Forcile per fare il punto della situazione sulla campagna vaccinale attualmente in corso in Sicilia.

Sotto i riflettori i numerosi sforzi compiuti in queste settimane estive, attraverso un paio di copertura che mira a raggiungere anche le zone dell’entroterra siciliano e le località più lontane dalle aree metropolitane, ma anche la situazione ricoveri in ospedale.

L’importanza di vaccinare la popolazione che può essere vaccinata è legata ad alcuni numeri. In questo momento in Sicilia, in degenza ordinaria, ci sono oltre 200 persone. Di queste, l’80,4% non è vaccinata. In Terapia sub-Intensiva ci sono oltre 50 persone, di queste l’82% non è vaccinata. In Terapia Intensiva ci sono circa 34 persone, di queste l’88,4% non è vaccinata“.

Nel complesso, “oltre l’80% della popolazione ospedalizzata non si è sottoposta nemmeno a un ciclo di vaccinazione“. Razza ha dunque citato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invitando tutti i siciliani a vivere la vaccinazione “come un dovere civico“.

Un ammonimento, poi, nei confronti di quei soggetti che si ostinano a non sottoporsi al vaccino: “In una Regione fortemente provata dall’emergenza economica come la Sicilia, tenere una condotta di lontananza, di disprezzo o di essere prevenuti nei confronti della vaccinazione rischia di essere un danno per il sistema sanitario“, ha incalzato Razza.

Siamo la seconda regione per numero di incremento di ospedalizzati, ma da qui alla fine dell’estate può diventare non un’emergenza sanitaria ma un’emergenza economica“, ha aggiunto.

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Lunedì il Cts – aggiunto Razza – presenterà il documento sulla individuazione delle nuove misure di contenimento dell’epidemia sul territorio, basandosi su criteri aggiuntivi rispetto agli attuali in atto. La Sicilia è la Regione che ha adottato il maggiore numero di misure di contenimento. La quarta ondata determinerebbe un impatto di ospedalizzazione più basso che va pertanto protetto“.

Parola anche al commissario Liberti: “In provincia di Catania abbiamo superato il milione di somministrazioni, ma occorre andare oltre e convincere i più riottosi. La campagna vaccinale, complice anche il caldo, ha subito un calo fisiologico. È per questa ragione che abbiamo messo in campo info point e vaccini di prossimità. Andiamo nei comuni con più bassa incidenza di vaccinati o ad alto impatto turistico, nei lidi, nei luoghi di villeggiatura e della movida. Il messaggio è: noi ci siamo adesso e aspettiamo i cittadini“.

Giuseppe Arcidiacono, assessore comunale alla Sanità): “La città di Catania è stata la prima in Italia ad allestire un punto vaccinale per gli “ultimi”, assicurando così una protezione a chi vive in condizioni di marginalità sociale. Al Palaspedini sono state somministrate 1.800 dosi di vaccino, tutelando persone che sono, tra l’altro, più esposte al contagio“.

Antonino Rapisarda, direttore sanitario Asp Catania: “Il lavoro di squadra ha dato fino ad ora buoni risultati, ma bisogna fare sempre di più. È necessario compiere un ulteriore sforzo, anche organizzativo, per incrementare il numero di somministrazioni. L’Asp è stata e continuerà ad essere in prima linea“.

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, è stato ufficializzato che in provincia di Catania sono state somministrate oltre un milione di dosi di vaccini. Operativo anche un servizio di vaccinazione a domicilio per soggetti allettati o impossibilitati a raggiungere i centri fuori dal comune di residenza, mentre a breve sarà attivato un punto vaccinale mobile.

Presente, già da alcune settimane, la task force “vaccini essenziali” impegnata nella ricognizione di soggetti non ancora vaccinati nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. E in vista del nuovo anno scolastico sono state inviate comunicazioni ai presidi delle scuole medie e superiori per segnalare studenti o membri del personale disponibili alla vaccinazione per garantire una ripresa sicura.

È stata inoltre intensificata la collaborazione con i medici di famiglia che in provincia di Catania hanno dato e continuano a dare un contributo molto importante. Sottolineata, infine, l’importanza dell’attività di screening attraverso i drive permanenti di Catania e Acireale, assieme all’area tamponi allestita all’aeroporto di Fontanarossa. L’impegno della presidenza della Regione e dell’assessorato della Salute è massimo e mira ad incrementare sempre più la percentuale di persone immunizzate.