Gela tra abusivismo e contraffazione

Gela tra abusivismo e contraffazione

GELA – Nessuna licenza, postazione regolarmente fissata e omessa installazione di strumenti per la misurazione fiscale: sono queste le cause che hanno portato al sequestro di materiale contraffatto.

Grandemente attivo è il servizio di “prevenzione e contrasto abusivismo e contraffazione” della cittadina gelese, per le strade della quale, vengono periodicamente eseguiti controlli.

Ieri, infatti, nell’area del lungomare Federico II di Svevia, gli uomini della polizia di stato, insieme all’arma dei carabinieri, la guardia di finanza e la polizia municipale, sono stati i protagonisti indiscussi, per la loro azione interforze, nell’ambito di una disposizione del questore di Caltanissetta.

Grazie alla brillante azione congiunta, è stato possibile confiscare 10.000 articoli di bigiotteria, 200 giocattoli per bambini, 1600 cover di telefonini. In aggiunta a questo, sono state elevate 11 contravvenzioni per assenza di autorizzazione al parcheggio.

Nonostante casi come questi continuino a persistere nella realtà della provincia nissena, Francesco Marino, dirigente del commissariato PS di Gela, ha tenuto a precisare quanto il numero dei venditori non ancora perfettamente messi in regola, rappresenti solo una piccola percentuale, pari al 20% dei commercianti.