TRAPANI – “Mi dimetto da direttore generale“. Con queste parole, pronunciate tra le lacrime, Ferdinando Croce ha comunicato la sua decisione davanti alla Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, convocata oggi per ascoltarlo sul caso dei ritardi nei referti istologici all’Asp di Trapani.
Un intervento carico di amarezza
Croce ha parlato per oltre un’ora e mezza, ricostruendo i fatti e manifestando una profonda amarezza personale e professionale.
“Ho inviato per pec le mie dimissioni“, ha dichiarato visibilmente commosso, spiegando di aver deciso di farsi da parte anche per rispetto delle istituzioni e della comunità.
La sospensione dopo lo scandalo
Il manager era stato sospeso nei giorni scorsi dal suo incarico, dopo l’esplosione dello scandalo legato ai ritardi nei referti degli esami istologici, che aveva sollevato un’ondata di polemiche politiche e proteste da parte di pazienti e associazioni.
La difesa di Croce
Nel suo intervento, Croce ha respinto le accuse di negligenza, ricostruendo i passaggi amministrativi che hanno portato alla situazione contestata.
Ha ammesso criticità nella gestione, ma ha anche evidenziato “una macchina sanitaria fragile e un carico di responsabilità difficile da reggere“.
Le conseguenze politiche
Le dimissioni del direttore generale rischiano ora di riaccendere il dibattito sulle nomine dei manager della sanità in Sicilia e sul sistema di controllo regionale. Si attende una presa di posizione da parte dell’assessore alla Salute e del presidente della Regione.