ERICE – Confisca di beni nel Trapanese. Eseguita un’ordinanza nel territorio di Erice-Casa Santa nei confronti di due congiunti catanesi.
Quest’ultima prevede la confisca di beni per 270 mila euro e dispone la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, della durata rispettivamente di 2 anni e 6 mesi e di 3 anni, per due pregiudicati, un 47enne e un 25enne, padre e figlio. I due hanno a loro carico numerosi precedenti penali per spaccio di droga.
Confisca di beni nel Trapanese
Il provvedimento avviene a seguito di un procedimento già in corso, che aveva portato al sequestro di diversi beni.
Nello specifico il padre, inserito a pieno titolo nel mondo del traffico di stupefacenti di Trapani ed Erice, era un punto di riferimento per spaccio e commercio nel trapanese, fungendo da anello di congiunzione con gruppi criminali nel Palermitano.
La gestione di padre in figlio
Il figlio, secondo quanto affermato dagli inquirenti, affrancandosi alla figura paterna e grazie alla collaborazione di altri giovani inseriti nel mondo della criminalità locale, è riuscito sempre più in autonomia a guidare l’attività di spaccio, acquisendo i caratteri del “capo”, provvedendo a “gestire” le situazioni debitorie di acquirenti di sostanze stupefacenti.