L’attività umana è una delle principali cause dello sconvolgimento del clima negli ultimi decenni.
Questo è quanto emerge da un rapporto federale preliminare stilato da 13 agenzie americane, alla base del quale le temperature medie negli Stati Uniti sono aumentate toccando il loro massimo livello.
Secondo il rapporto federale, non approvato dall’amministrazione di Trump, si evince che il clima cambierà ancora in futuro per colpa delle emissioni, abbiamo le prove dall’alto, dell’atmosfera alla profondità degli oceani, come si deduce dalla bozza, ottenuta dal New York Times.
Il surriscaldamento globale è già evidente e per gli scienziati le cause sono da considerarsi legate al comportamento dell’uomo. Non si tratterebbe infatti di cambiamenti climatici naturali, ma di emissioni di gas serra che sarebbero tra le principali cause registrate nell’era industriale.
Si spera che le attività svolte dagli scienziati possano proseguire, secondo il New York Times, gli studiosi potrebbero subire uno stop alle loro ricerche, a bloccarli sarebbe l’amministrazione di Trump avversa a parlare di cambiamenti climatici.
Anche l’Ialia ha delle temperature più alte rispetto alla media globale, la tendenza del riscaldamento si può calcolare in base a rapporti stilati negli ultimi decenni, per l’Italia è di una volta e mezzo rispetto alle terre emerse e il doppio rispetto al pianeta.
Il cambiamento climatico minaccia di provocare danni irreparabili legati all’ambiente e all’ecologia. Il ruolo della scienza è quello di prevederne il deterioramento. Tutti gli stati quindi dovrebbero convergere verso politiche volte alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla mobilitazione su tutti i fronti, dai cittadini alle municipalità, dalle regioni ai governi nazionali, per proporre azioni sul campo in risposta all’entità dei cambiamenti climatici.