SIRACUSA – La Guardia di Finanza di Siracusa ha portato a termine una serie di controlli finalizzati al contrasto della contraffazione e a evitare l’immissione al consumo di beni posti in vendita senza essere stati assoggettati alle procedure di certificazione previste dalla vigente normativa: si tratta di prodotti potenzialmente pericolosi per l’eventuale incauto acquirente.
L’attività, che ha interessato la provincia, è stata eseguita dai finanzieri dei vari reparti dislocati nel territorio e ha riguardato esercizi commerciale gestiti da operatori cinesi nelle località di Augusta, Avola, Francofonte, Pachino e Siracusa.
Dieci pattuglie delle fiamme gialle hanno rilevato irregolarità connesse alla detenzione, per la rivendita, di vari prodotti, tra i quali cosmetici, giocattoli, materiale elettrico, ferramenta e utensileria varia, accessori per auto, bigiotteria, privi del marchio di conformità “CE” (spesso dissimulato dal logo “China export”), e prodotti per l’igiene e la cura della persona.
Tutti gli articoli, posti sotto sequestro, sono stati rinvenuti esposti sugli scaffali di vendita, pronti per essere immessi in consumo.
Oltre alle merci sottoposte a sequestro, l’attività delle fiamme gialle ha consentito l’individuazione di 3 lavoratori in nero.
Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta per arrivare alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite.
I titolari dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla camera di commercio di Siracusa per le violazioni previste dal codice del consumo, per le quali sono previste sanzioni fino a 25mila euro, e per la confisca e distruzione dei prodotti sequestrati.