LENTINI – Come già annunciato nei precedenti articoli sul giallo di Lentini (Siracusa), su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, i carabinieri del comando provinciale aretuseo hanno eseguito decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di un lentinese di 38 anni per i reati di omicidio e occultamento di cadavere.
Il comunicato divulgato dalle forze dell’ordine rivela nuovi dettagli sia sul provvedimento sia sulla tragica morte delle due vittime, madre e figlia, rispettivamente di 89 e 56 anni, conviventi in un’abitazione di Lentini e ritrovate cadaveri nel giro di poche ore e in due luoghi diversi (ne abbiamo parlato qui).
Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Maria Chiara Vedovato e condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, della compagnia di Augusta e della stazione di Lentini, sono iniziate la sera di giovedì 8 luglio, quando il personale medico del 118, intervenuto su chiamata di alcuni vicini allarmati dal forte odore, ha segnalato al numero unico d’emergenza 112 di aver trovato il cadavere della 56enne, riverso in avanzato stato di decomposizione su un divano della sua abitazione.
Nell’appartamento non era presente l’anziana madre, risultata irreperibile anche nei giorni successivi e attivamente ricercata.
Sono state quindi immediatamente avviate serrate indagini e ricerche per stabilire cosa fosse avvenuto alla donna deceduta e dove si trovasse la madre, riuscendo così a stabilire che quest’ultima, in quelle che probabilmente erano state le ultime ore di vita della figlia, era stata ripresa da alcuni sistemi di videosorveglianza prossimi all’abitazione di famiglia, mentre si allontanava dalla stessa assieme all’uomo che, successivamente, è stato sottoposto al provvedimento di fermo.
Lo stesso, dopo diverse ore di ininterrotti accertamenti, ha fornito agli inquirenti indicazioni rivelatesi utili al ritrovamento della salma dell’anziana all’interno di un garage ubicato nel centro di Lentini. Il corpo della donna, come è stato rilevato nel corso del sopralluogo operato dai carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale carabinieri di Catania, intervenuti sul posto, era stato nascosto in una bara, avvolto in una pellicola di plastica.
Il sospettato ha continuato a negare ogni coinvolgimento attivo nella morte delle donne, fornendo una serie di versioni ritenute dall’autorità giudiziaria non attendibili sulla scorta degli elementi raccolti e che hanno indotto il Pubblico Ministero a emettere il provvedimento di fermo.
L’uomo è già stato coinvolto in passato in un’inchiesta relativa all’occultamento del cadavere di un anziano di Lentini rinvenuto in un sacco mortuario deposto nelle campagne circostanti al paese. Le salme delle donne saranno sottoposte a esame autoptico, in quanto non si esclude che le cause della morte possano essere state di natura violenta.
I militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura aretusea, stanno anche valutando l’eventuale coinvolgimento di terzi nella soppressione delle donne e nell’occultamento del cadavere dell’anziana
Al fine di permettere al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina di effettuare i necessari accertamenti tecnici, sono stati sottoposti a sequestro gli immobili dove sono stati trovati i cadaveri, quelli nella disponibilità dell’indagato e le auto in uso al 38enne.
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