SICILIA – Un 2022 di sangue, quello che ha macchiato migliaia di pagine di cronaca dei quotidiani di tutta la Sicilia. Dagli omicidi più efferati, compresi i femminicidi che aumentano di giorno in giorno, alle vittime della strada. Fare un sunto di quest’anno appena andato via è davvero difficile. Ancora troppi i morti nella nostra Isola.
Il primo mese del 2022 era iniziato nei peggiori dei modi.
Tra le tante tragedie, quella che aveva colpito di più era stata il suicidio di un giovane che aveva deciso di togliersi la vita nel quartiere Zisa di Palermo. Si era gettato dal 13esimo piano di un palazzo. Il giovane, di appena 22 anni, pare lavorasse come fattorino e che abbia deciso di gettarsi da una finestra condominiale dopo aver effettuato una consegna.
Un’altra tragedia aveva colpito nelle scorse ore sempre il capoluogo siciliano, dove una giovane di 15 anni era morta nel sonno.
Nel mese dell’amore erano arrivati i risultati della perizia psichiatrica su Antonio De Pace, accusato di aver ucciso la fidanzata Lorena Quaranta, studentessa di Medicina, la notte del 31 marzo 2020 a Furci Siculo, in provincia di Messina. L’infermiere 28enne era stato dichiarato capace di intendere e di volere. Il 14 luglio dello stesso anno è stato condannato all’ergastolo.
Tra i tanti fatti di cronaca accaduti nel mese di marzo, invece, tanto scalpore aveva dato la notizia del ritrovamento del corpo senza vita del 27enne che dal primo pomeriggio del 29 marzo risultava disperso in mare a Santa Maria La Scala, frazione di Acireale, in provincia di Catania. Il giovane si sarebbe immerso in acqua non curante delle pessime condizioni marine insieme al fratello, il quale è riuscito con l’aiuto di un passante a uscire dall’acqua e mettersi in salvo.
Se ci spostiamo nel Palermitano, nello stesso mese, possiamo ricordare uno dei tanti tentativi di omicidio. Quello avvenuto il 29 marzo aveva visto protagonista un ospite di una comunità di Partinico che aveva colpito al volto con un taglierino un altro ospite. L’aggressore, 35 anni, di Palermo, si era scagliato contro un 52enne di Alcamo, ferito all’occhio, al volto e alla gola.
Il mese della primavera ha fatto fiorire invece una vasta operazione – denominata “Deus ex machina” – in provincia di Ragusa. Un provvedimento che ha previsto per un dirigente medico l’applicazione della misura della sospensione dal pubblico ufficio o servizio, inibendo allo stesso, per sei mesi, a tutte le attività inerenti la sua qualifica, svolte nelle citate AA.SS.PP. ed INAIL. Nel mirino erano finiti anche tre imprenditori, nonché una dipendente di un’azienda fornitrice di ausili ortopedici, con sedi legali ed operative in Ragusa ed Enna. Tutti erano stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, truffa, falso ed altro.
La notte del 30 maggio 2022 veniva deciso lo stop del petrolio dalla Russia in Italia. Una decisione commentata così da Miccichè, ex presidente dell’Ars: “Le decisioni assunte in Europa sullo stop al petrolio russo trasportato via mare, provocherà, se non si interviene immediatamente, conseguenze gravissime sull’occupazione in tutta l’area del petrolchimico siracusano e sull’economia siciliana”.
In quel periodo era ancora Presidente del Consiglio Draghi, a cui veniva chiesto di riflettere e scoprire la verità sulla vicenda.
Il 2022 è stato anche l’anno dello smantellamento del fenomeno della prostituzione. Nel Catanese, il 28 giugno, erano state chiuse quattro case di appuntamento.
Le indagini erano state compiute dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone che avevano consentito di sgominare un sodalizio criminale, con ramificazioni estese oltre i confini regionali, gravemente indiziato dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione prevalentemente straniera. Disposte misure cautelari detentive e il sequestro preventivo di ingenti risorse finanziarie e patrimoniali. Interrotto un giro di affari annuo di circa 130mila euro.
Anno anche di scomparse, di persone uscite di casa e sparite nel nulla, alcune per sempre. Ritrovati successivamente senza vita o, addirittura, mai più rinvenute.
Il 24 luglio iniziavano le ricerche della gioielliera Gaetana Vilardo. La 61enne era sparita da Monreale. Una vicenda conclusasi con un lieto fine, visto che la donna venne ritrovata sana e salva.
Nello stesse mese, nel Ragusano, spariva Daouda Diane. Sull’uomo ancora oggi non ci sono aggiornamenti. Che fine ha fatto? Centinaia di lavoratori da quel giorno hanno iniziato manifestazioni e reclamato giustizia. Il mediatore culturale lavorava in nero dentro un’azienda, un cantiere i cui responsabili sostengono di non conoscerlo. I suoi compagni di lavoro sanno che lavorava lì e i suoi coinquilini – con cui divideva la stanza dove dormiva – da lì non lo hanno più visto tornare. Non sanno che fine abbia fatto, sanno solo che Daouda aveva in programma di ripartire per la Costa d‘Avorio per riabbracciare la sua famiglia il 22 luglio. Il sospetto è sempre stato che Daouda sia stato ammazzato.
Diversi i lutti che hanno colpito il mondo ecclesiastico. Ad agosto era scomparso padre Calogero Russo, il prete di 104 anni di Partanna. La camera ardente col feretro di padre Calogero Russo è stata allestita nella chiesa del Collegio di Partanna. Padre Calogero era il più anziano presbitero della Diocesi con 81 anni di vita sacerdotale vissuta. Divenuto parroco nella sua città, Partanna, si preoccupò di conoscere famiglia per famiglia. Comprò centinaia di copie del Vangelo per distribuirle. Padre Russo ha vissuto anche i momenti difficili del terremoto del 1968 nella Valle del Belìce: Papa San Paolo VI gli donò una utilitaria per consentirgli di facilitare la sua azione di apostolato tra le famiglie sfollate e disagiate.
Il mese dei nuovi inizi, dell’addio alla bella stagione, è stato caratterizzato dal mistero sull’omicidio di Santo Alario: il colpevole del delitto di Caccamo non è ancora stato ritrovato. I giudici della Corte d’Appello, presieduta da Mario Fontana, hanno assolto l’unico imputato, Giovanni Guzzardo. Quest’ultimo, titolare di un bar a Capaci ma originario di Caccamo, era stato trovato in un casolare tre mesi dopo il giorno in cui di Alario si erano perse le tracce. Alla compagna di Alario erano rimasti dei video nei quali il fidanzato raccontava del viaggio in auto per andare da Capaci a Caccamo. Dopo quei video nelle sperdute campagne in provincia di Palermo nulla più. Alario è stato trovato morto a giugno 2019 nelle campagne di Caccamo dopo essere scomparso da Capaci il 7 febbraio 2018.
Il 23 ottobre un caso di sparizione aveva luogo nell’Agrigentino e a cui oggi non è stata ancora trovata una risposta. Un giovane di 28 anni, originario di Lampedusa, è scomparso mentre era sul traghetto di linea Pelagie-Porto Empedocle. Il ragazzo era stato sottoposto a Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e non essendoci strutture adeguate a Lampedusa, doveva essere trasferito a Porto Empedocle.
Durante il viaggio, il giovane – accompagnato da alcuni agenti della polizia municipale e da medici dell’Asp di Palermo – sarebbe sparito nel nulla. Dopo l’arrivo del traghetto, è iniziata la ricerca del 28enne, ma senza risultati. Per un po’ è stato anche impedito che i passeggeri sbarcassero, per evitare che il soggetto interessato potesse fuggire.
Sono diverse le ipotesi su quanto accaduto: non si esclude innanzitutto che il ragazzo possa essersi buttato in mare durante il viaggio, ma si ipotizza anche che possa semplicemente essere riuscito a scendere dal traghetto, forse nascondendosi su qualche mezzo. Dopo la denuncia di scomparsa da parte dei genitori, la Procura di Agrigento ha iniziato anche le ricerche in mare aperto. Ad oggi non è stata fatta ancora luce della vicenda e il giovane risulta ancora disperso.
Tra le varie operazioni delle Forze dell’Ordine, il 2022 è stato l’anno delle maxi truffe nel settore del bonus edilizi. Spicca il caso dell’attività giudiziaria “Credit Washing“, con una frode da oltre 115 milioni di euro. In merito alla vicenda erano scattate due misure cautelari per altrettanti soggetti, uno in carcere e l’altro ai domiciliari, 7 indagati e un maxi sequestro di beni.
L’operazione era stata condotta dalla Guardia di Finanza della compagnia di Modica e coordinata dalla Procura di Ragusa. Era stato accertato dai finanzieri un corposo profitto a vantaggio degli indagati che avrebbero organizzato una truffa ai danni del bilancio dello Stato nel settore dei bonus edilizi, ovvero bonus facciate e bonus ristrutturazione.
Il sangue ha chiuso questo 2022, così come lo ha iniziato. La Sicilia si è tinta di rossa per troppi incidenti stradali. L’ultimo ha visto vittima un ragazzino di 14 anni. Matteo Guastella ha perso la vita a Pozzallo, in provincia di Ragusa.
La vittima viaggiava a bordo di uno scooter che si sarebbe scontrato con un’auto, una Citroen alla cui guida vi era un altro giovane. Il mezzo a due ruote sarebbe stato letteralmente tranciato in due dall’auto. Lo scontro è avvenuto nei pressi dell’ufficio tecnico del Comune e alla Protezione civile, vicino un rifornimento di benzina.
Scene di disperazione sul posto, urla di dolore hanno squarciato la notte. Questo, come tanti altri, è stato uno dei sinistri che ha spezzato il cuore di molti genitori, familiari e amici.
Il 2022 si chiude così. Con la speranza che il nuovo anno sia migliore e che, soprattutto, non ci tolga nulla. Soprattutto le persone a noi care.
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