Coprifuoco, ristoranti, calcetto, amici: ecco cosa cambia in Sicilia con la zona gialla

SICILIA – In Sicilia è arrivato il momento tanto atteso: da lunedì, grazie al miglioramento dei dati Covid negli ultimi giorni, l’isola passerà in zona gialla. Si attende la firma dell’ordinanza da parte del ministro Speranza, ma l’ufficialità è già stata data dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel primo pomeriggio di oggi.

Naturalmente, con il passaggio da zona arancione a gialla si assisterà a un allentamento delle restrizioni anti-Covid. Nessun liberi tutti: ci saranno ancora regole e divieti, così come nelle altre Regioni in zona gialla, ma sarà comunque possibile una ripartenza per alcune attività e “tornare a respirare” almeno un po’ dopo mesi di chiusure.

Di seguito, si riportano le disposizioni per la zona gialla (secondo le regole introdotte nell’ultimo Decreto del Governo Draghi).

Coprifuoco

Si inizia con uno dei “tasti dolenti” dell’attuale emergenza Covid in Italia: il coprifuoco. Argomento di dibattito a livello nazionale, rimarrà in vigore ancora per un po’ di tempo (forse, salvo ulteriori miglioramenti della situazione epidemiologica, perfino fino alla fine dello stato d’emergenza il 31 luglio).

Al momento, il coprifuoco è in vigore dalle 22 alle 5. Tuttavia, non si escludono novità in positivo a partire dalla prossima settimana. Lunedì è previsto un incontro delle autorità competenti per discutere sulla linea da tenere a riguardo, soprattutto in considerazione della ripartenza imminente del turismo e dell’avvicinarsi dell’estate.

Ristoranti: novità e regole in Sicilia

Riaprono i ristoranti, anche se al momento soltanto all’aperto. È questa la novità principale per la Sicilia, che non vede la zona gialla da marzo e per diverse settimane si è dovuta accontentare di asporto e domicilio.

Da lunedì sarà consentito, dalle ore 5 alle ore 22, il consumo al tavolo esclusivamente all’aperto nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione. Per la consumazione all’interno, invece, bisognerà attendere almeno il 31 maggio 2021. Dal primo giugno sarà consentita l’attività dei servizi di ristorazione, svolta da qualsiasi esercizio, anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5 alle 18.

Naturalmente rimangono consentiti anche il domicilio (senza limiti di orario) e la vendita con asporto di cibi e bevande (dalle 5 alle 22), sempre nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Quando è consentito entrare in bar, ristoranti e locali? “L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto (ove non fosse possibile effettuarlo all’esterno) o per acquistare i prodotti per asporto, per il tempo strettamente necessario a tali necessità e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti”, si legge sul sito del Governo.

È consentita, senza restrizioni ma nel rispetto delle linee guida e dei protocolli di settore, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti.

Negozi e centri commerciali: cosa cambia

I centri commerciali rimarranno, almeno al momento, chiusi nelle giornate festive e prefestive, con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Tutte le attività commerciali saranno tenute a rispettare le norme anti-contagio: distanza interpersonale di almeno un metro, ingressi dilazionati e divieto di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

Inoltre, le attività aperte devono rispettare i protocolli idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi (si includono tra le misure il mantenimento del distanziamento, pulizia degli ambienti almeno due volte al giorno e adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria).

È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato (fino a 40 metri quadrati), oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, dove possibile, percorsi di entrata e di uscita. A tal fine, è obbligatorio per gli esercenti esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti nei locali.

Rimane l’obbligo di mascherine, guanti e igienizzante per i lavoratori particolarmente negli esercizi di vendita di generi alimentari e bevande. Mascherina e gel obbligatori anche per i clienti.

Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili.

Spostamenti, pass e certificazioni

Sarà possibile spostarsi:

  •  senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • dalle ore 5 alle 22, verso località della zona bianca o gialla, senza doverne giustificare il motivo;
  • dalle 5 alle 22, verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde Covid-19” valida.
  • È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Sono nuovamente consentite le visite ad amici e parenti, anche fuori dal territorio comunale e senza motivi di urgenza. Esiste un vincolo d’orario (bisogna infatti rispettare il coprifuoco) e saranno in vigore alcune misure preventive: è consentito andare a far visita a parenti o amici, dalle ore 5 alle 22, in un massimo di 4 persone che possono portare con sé i figli minorenni (o altri minori di 18 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi verso tutte le località della zona bianca o gialla.

Le visite ad amici o parenti nell’arco della stessa giornata in altre zone devono comunque concludersi facendo rientro ai propri residenza, domicilio o abitazione entro le ore 22.

Raggiungere il coniuge/partner in zone diverse sarà possibile nei seguenti casi:

  • se il luogo di partenza e quello scelto per il ricongiungimento si trovano entrambi in zona bianca o gialla;
  • se il luogo scelto per il ricongiungimento coincide con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione;
  •  se chi si sposta è in possesso di una “certificazione verde” valida.

Non sarà necessaria autocertificazione, se non per spostarsi da/verso una zona rossa.

Spostamento nelle seconde case

“È sempre possibile fare rientro presso la propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Inoltre dalle zone bianca e gialla si può fare rientro alla propria seconda casa situata in zona arancione o rossa, se si può dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021 (data di entrata in vigore del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2). Se il titolo è stato acquistato successivamente, sarà possibile raggiungerla, nelle zone arancione o rossa, se si è in possesso di una certificazione verde Covid-19″.

L’immobile di destinazione deve essere disabitato e vi si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.

Quarantena e isolamento

Rimane il divieto assoluto di uscire di casa per persone sottoposte alla misura dell’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso Covid. In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato, esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina.

Chiunque abbia sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5, dovrà contattare il proprio medico e rimanere in casa, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi fino all’esito negativo del tampone.

Trasporti e viaggi in auto

Per i trasporti pubblici rimangono in vigore le norme già vigenti.

È possibile usare l’automobile con persone non conviventi, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea (la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina (almeno che non sia presente un separatore fisico tra la parte anteriore e quella posteriore dell’auto).

Feste, cerimonie, cultura ed eventi

Per quanto riguarda le cerimonie religiose (compresi matrimoni e funerali) è consentita la partecipazione dei parenti stretti “con le dovute misure organizzative e di prevenzione e sicurezza”. Per i matrimoni, si spera nella ripartenza dei festeggiamenti già a giugno, con le nuove linee guida per il settore wedding ed eventi. Le cerimonie religiose sono naturalmente consentite.

Riaprono al pubblico musei e luoghi della cultura, dal lunedì al venerdì e con modalità di fruizione contingentata nel rispetto delle misure anti-Covid. Per festivi e prefestivi sarà necessaria una prenotazione con almeno un giorno d’anticipo.

In zona gialla sarà possibile tenere spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club (locali di musica dal vivo, nei quali non è comunque consentita l’attività di ballo) e in altri locali o spazi, anche all’aperto.

Gli spettacoli in presenza di pubblico devono svolgersi esclusivamente con posti a sedere preassegnati e nel rispetto del distanziamento sociale (sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale). Inoltre, la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico nei casi in cui non si possa rispettare le condizioni già descritte. Lo stop continua anche per discoteche e sale da ballo. Sì, invece, al pubblico nelle trasmissioni televisive, ma con il rispetto dovuto delle regole anti-Covid.

Non è consentita, almeno fino al 31 maggio, la presenza di pubblico agli eventi e alle competizioni in ambito sportivo. Anche in questo settore, nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore dal primo giugno.

Dal 15 giugno 2021 sarà consentito, in zona gialla, lo svolgimento in presenza di fiere, nel rispetto delle linee guida proposte a livello nazionale.  Anche per centri estetici, terme e parchi tematici e di divertimento (questi ultimi torneranno in attività da luglio) sono previste novità (clicca qui per i dettagli).

Saranno consentite le assemblee condominiali in presenza (con mascherina e distanziamento), ma si consiglia la modalità a distanza.

Sport e palestre

Dal 26 aprile nelle zone gialle, ferma restando la possibilità per gli enti locali o per altri organismi competenti di adottare misure più restrittive in base alle valutazioni di propria competenza, è consentito svolgere attività motoria all’aperto nel rispetto delle norme di distanziamento e senza alcun assembramento.

L’attività sportiva di base individuale, di squadra e di contatto può essere svolta nei parchi pubblici e privati, nelle aree attrezzate all’aperto, negli spazi all’aperto di centri e circoli sportivi, pubblici e privati del proprio Comune o, nel rispetto delle disposizioni relative agli spostamenti, di un altro Comune. Al momento, però, è interdetto l’uso di spogliatoi. Dal 1° giugno sarà possibile svolgere attività sportiva anche all’interno di luoghi al chiuso.

Per ulteriori informazioni sulle disposizioni anti-Coronavirus, si rimanda al sito del Governo sulle regole in vigore nelle varie zone (clicca qui per visualizzare).