Raciti (Pd): “Crocetta ha scardinato la Regione”

Raciti (Pd): “Crocetta ha scardinato la Regione”

PEDALINO – Il fumo delle salsicce sulla brace inonda tutta la piccola piazza. In sottofondo una canzone, famosissima, di Francesco De Gregori. In rapida successione si sentono Rino Gaetano, Jovanotti e l’evergreen Bella Ciao. Al lato della piazza un circolo di sinistra dedicato a Palmiro Togliatti. Siamo a Pedalino, frazione di Comiso.

Qui sembra di essere tornati indietro nel tempo quando le feste dell’Unità, nate per finanziare il giornale del partito che proprio recentemente ha malinconicamente chiuso i battenti, erano roba seria e aggregante di una visione comune dell’essere di sinistra.

Adesso il Pd, pur avendo vinto le elezioni con Crocetta, è spaccato e praticamente sta all’opposizione. Le anime del partito, colombe renziane e falchi cuperliani, sono divise pressoché su tutto e la sintesi è ancora lontana. In più il centrodestra da un lato invoca le elezioni, dall’altro sembra nicchiare alle aperture di credito del presidente.

In questa piccola roccaforte è venuto a far visita sabato, 20 settembre, il segretario regionale del Pd Fausto Raciti. Giovanissimo e già protagonista di uno scontro senza esclusione di colpi con il governatore Rosario Crocetta.

Quest’ultimo, dopo la comunicazione del segretario del mancato sostegno democratico al governo della Regione, ha chiesto: “E chi è Raciti?”. Solito modo per glissare e mostrare sicumera.

Raciti, cuperliano e legato alla parte più “mancina” dei democratici, è andato dritto per la propria strada e non ha prestato il fianco a provocazioni. Ai nostri microfoni, però, ha ribattuto alle dichiarazioni del presidente che lo accusava di aver scardinato il Pd e il governo.

Intanto in questi giorni si fanno sempre più pressanti le voci di un presunto inciucio tra pezzi del centro destra e Rosario Crocetta. Il governatore in carica sembra essere una riedizione di Raffaele Lombardo: dopo aver perso il sostegno della coalizione iniziale con la quale aveva vinto le elezioni sta cercando di strizzare l’occhio alle opposizioni, mettendo sul piatto il tema delle riforme e alcune ghiotte poltrone.

NewSicilia.it ha intervistato Fausto Raciti e le sue parole sono lapidarie: “Le larghe intese sono una proposta surreale – afferma – e le riforme di Crocetta sono le cose che qualsiasi governo della Sicilia dovrebbe fare. Il fatto che lui provi a farle fuori dal contesto della coalizione che l’ha eletto mi fa pensare che l’analisi fatta da noi è fondata: non c’è un disegno politico, non c’è un progetto per la Sicilia”.

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In alcuni passaggi dell’intervista Raciti non risparmia stilettate alle opposizioni: “Quello che emerge è un atteggiamento dell’opposizione che passa dalle dichiarazioni di fuoco e dalle mozioni di censura nei confronti degli assessori della giunta Crocetta, alcune sostenute in parte dal Pd, al silenzio. Questo parla chiaro sulla volontà dell’opposizione di fare il proprio mestiere”.

Raciti, in particolare, fa riferimento alla mancata calendarizzazione delle mozioni.  Intanto mercoledì Crocetta dovrà riferire in aula sulla situazione del governo regionale e potrebbe chiedere, anche apertamente, il sostegno del centrodestra per il voto su alcuni provvedimenti considerati essenziali dal presidente.

“Crocetta ha ritenuto di avere le forze per poter governare senza il Pd – sottolinea il segretario Raciti – e di  avere anche governato bene. Io ho fatto una valutazione diversa: il governo in questi anni ha avuto limiti clamorosi e il Pd doveva essere lo strumento per superarne almeno una parte”.

“Queste due analisi – prosegue – ci dividono ma io non criminalizzo le sue posizioni. Il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi e in queste settimane è stato quello di piantare il governo con i piedi per terra e di dargli una prospettiva e un orizzonte. Il fatto che si parli di larghe intese e di riforme fatte con l’opposizione mi fa pensare che chi ha scardinato il quadro è Rosario Crocetta”.

Il segretario per il futuro intende dialogare con Articolo 4 e Udc e ha ammesso che, però, lo scenario che si sta delineando è simile a quello del governo Lombardo con una opposizione che si fa maggioranza. Tempi incerti attendono il governo e già alcuni stanno parlando di elezioni e papabili candidati.