PALERMO – “È inaccettabile che in una città che per anni è stata teatro della guerra che la mafia ha dichiarato allo Stato e che ha contato centinaia di morti sia ancora necessario ribadire che chi si candida a ricoprire una carica importante come quella di sindaco e qualsiasi altra carica elettiva debba esplicitamente prendere le distanze da personaggi condannati per collusioni mafiose“.
Lo ha detto Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 e presidente della fondazione che porta il nome del fratello, a commento delle polemiche nate a seguito delle dichiarazioni dell’ex giudice Alfredo Morvillo sulle prossime elezioni amministrative di Palermo.
“Dovrebbe essere assolutamente scontato – ha proseguito Maria Falcone – ma evidentemente non lo è, che chi aspira a rappresentare la capitale dell’antimafia, la città di Falcone e Borsellino, senza alcuna titubanza prenda posizione rifiutando endorsement di personaggi impresentabili“.
“Eppure a pochi giorni dal 30esimo anniversario della strage di Capaci ci troviamo costretti a chiedere a chi intende amministrare Palermo di dire parole chiare contro i mafiosi e chi li ha aiutati e di ripudiarne appoggi e sostegno“.
“Condivido in pieno ogni parola pronunciata da Alfredo Morvillo. In tema di mafia i grigi non sono ammessi“, ha concluso la sorella di Giovanni Falcone.
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