PALERMO – Doveva essere la settimana delle mozioni. E invece si è concluso tutto con un nulla di fatto a causa della decisione della conferenza dei capigruppo di rimandare in attesa della proclamazione ufficiale dei neo eletti siracusani.
Per molti è sembrato un tentativo di prender tempo, infatti si sarebbe potuto votare ugualmente così come ha confermato nel corso della seduta d’aula di ieri il presidente dell’assemblea Ardizzone: “Non c’è un problema regolamentare, non c’è un tentativo da parte di questa presidenza di prolungare niente, c’è soltanto da parte di questa presidenza l’obbligo di ottemperare quelle che sono le regole dell’assemblea. I capigruppo per i due terzi hanno votato nella direzione che abbiamo comunicato precedentemente, quindi non c’è un problema di regolamento, c’è soltanto una volontà politica”.
A far saltare il banco sono stati anche esponenti dell’opposizione di centrodestra: Santi Formica e Roberto Di Mauro hanno infatti votato a favore del rinvio. Questo è indice di una spaccatura all’interno dell’opposizione o è un fatto meramente tecnico? E poi la scelta del nuovo vicepresidente dell’Ars (con i nomi caldi dello stesso Formica ma anche di D’Asero) potrebbe ulteriormente sparigliare le carte all’interno dell’opposizione proprio in occasione dei delicati passaggi relativi alle mozioni di sfiducia.
Il capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone, in un’intervista rilasciata a NewSicilia.it, smentisce eventuali divisioni all’interno dell’opposizione e rilancia i temi della mozione di sfiducia nei confronti di Nelli Scilabra.
– Onorevole le sedute decisive sono saltate. Come mai questa scelta dei capigruppo?
“La maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri rispetto al buon senso e ha dimostrato una grande debolezza. Noi eravamo pronti a votare la mozione e ad andare avanti spediti”.
– Alla luce del rinvio quale sarà l’atteggiamento delle opposizioni?
“Il nostro atteggiamento sarà lo stesso tenuto sino ad ora: un assoluto contrasto all’azione politica dell’assessore Scilabra e un altrettanto assoluto contrasto al presidente Crocetta. Riteniamo che la mozione di censura possa suggerire al presidente una revisione dell’atteggiamento nei confronti di un assessore che ha una visione distorta della formazione professionale in Sicilia”.
– Se il vostro orientamento sulla mozione nei confronti della Scilabra è chiaro lo è meno nei confronti dell’assessore Vancheri…
“La mozione nei confronti dell’assessore Vancheri non l’abbiamo presentata noi ed è un atto che va verificato e che analizzeremo. Non abbiamo ancora espresso un giudizio e non vorrei che ci fosse un’inflazione dell’atto. La mozione è una cosa seria e c’è il rischio che possa essere influenzata da quella fatta per la Scilabra. Per quest’ultima noi abbiamo evidenziato il fallimento del piano giovani, un importantissimo strumento per i tanti giovani siciliani. In più abbiamo rilevato ben 19 défaillances nel settore della formazione professionale”.
– La mozione nei confronti del presidente Crocetta quando sarà presentata?
“Noi avevamo ipotizzato per giorno 22 ottobre. Adesso con il rinvio alla prossima settimana delle mozioni dovremmo valutare, ma non escludiamo che la data sia quella”.
– Il centrodestra è unito per votare le mozioni?
“Sulla mozione di sfiducia a Crocetta credo che i voti piuttosto che da noi arrivino dalla Sicilia e da un generale disappunto nei confronti di un presidente che, in una recente classifica, risulta essere al penultimo posto di gradimento tra i presidenti delle varie regioni italiane. La sua azione di governo non convince nessuno e infatti occupa una posizione infima”.
– Avete avuto dei contatti con Crocetta per la poltrona della vicepresidenza dell’Ars?
“I contatti li abbiamo avuti con i capigruppo trattandosi di una questione istituzionale e abbiamo evidenziato che a nostro avviso sia una carica destinata a ritornare a Forza Italia. Ma se la maggioranza volesse compiere una scelta maldestra se ne assumerà la responsabilità: noi come opposizione abbiamo il diritto – dovere di controllo e di impulso. E saremo un’opposizione sino in fondo”.
– Se il governo Crocetta dovesse cadere sareste pronti a tornare al voto o sarebbe troppo presto?
“Noi lavoriamo affinché la legislatura termini e per poter andare al voto”.
– Tra i tanti nomi per un futuro candidato alla presidenza si è fatto quello di Musumeci. Che ne pensa?
“Musumeci è sicuramente una risorsa importante del centrodestra ed è un uomo a disposizione di una coalizione. Nel momento opportuno potremmo scegliere una persona che possa interpretare le aspettative e le preoccupazioni che attanagliano i siciliani e che possa rappresentarli al meglio”.