PALERMO – Inizia oggi nel capoluogo siciliano il processo all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Open Arms, la nave spagnola a cui, nell’estate 2019, è stato impedito per diversi giorni lo sbarco mentre a bordo erano ospitati 147 migranti allo stremo delle forze dopo essere stati salvati nel mar Mediterraneo.
Il leader della Lega, che sarà presente stamattina nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, è imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Salvini era stato rinviato a giudizio lo scorso aprile dal giudice per le udienze preliminari di Palermo, Lorenzo Jannelli. L’udienza era stata aperta il 15 settembre e successivamente rinviata alla data odierna dal presidente della seconda sezione penale Roberto Murgia.
A motivare il rinvio, a quanto pare, le scarse dimensioni dell’aula dove si sarebbe dovuta tenere l’udienza.
“In partenza per Palermo. Domani vado a processo come ‘sequestratore’ per aver fermato gli sbarchi di clandestini: a testa alta!“, ha scritto ieri pomeriggio Matteo Salvini sul proprio profilo Twitter, ribadendo la sua presunta innocenza in merito al caso del sequestro.
Durante una conferenza stampa che si è svolta ieri in città, l’ex ministro ha dichiarato: “Spero che il processo non si trasformi in un festival del cinema. Penso di essere l’unico ministro in Europa che va a processo per aver fatto il proprio dovere“.
“Ci siamo costituiti parte civile e saremo al Tribunale di Palermo perché sia fatta giustizia“, ha ricordato nelle scorse ore Open Arms, così come ribadito il mese scorso in occasione del rinvio dell’udienza a oggi.
Il processo al leghista apre i battenti nel giorno in cui Sea Watch 3, imbarcazione dell’omonima Ong tedesca, tocca finalmente terra dopo aver atteso per giorni l’assegnazione di un porto sicuro.
I 406 migranti ospitati a bordo sbarcheranno in mattinata a Pozzallo, in provincia di Ragusa. In precedenza, alcune donne in stato di gravidanza erano state costrette all’evacuazione medica. Una di queste ha partorito nelle scorse ore.
Fonte foto: Twitter – Matteo Salvini