AGRIGENTO – Potrebbe profilarsi all’orizzonte un nuovo “caso Diciotti“ dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari di Agrigento, Stefano Zammuto, di convalida del sequestro della nave Open Arms e della successiva restituzione dell’imbarcazione all’Ong spagnola.
All’equipaggio e ai migranti presenti a bordo della nave era stato impedito lo sbarco in un porto sicuro a seguito della decisione del Tar del Lazio di sospendere il divieto di ingresso in acque territoriali italiane.
Le persone presenti sulla Open Arms, dunque, sarebbero state trattenute “indebitamente” a partire dal 14 agosto, data nella quale il tribunale si era espresso. Secondo il giudice Zammuto “sussiste il fumus” del “reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali”.
Inoltre, sarebbe stato “omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Italia in quanto primo porto di approdo in base al trattato di Dublino“.
Nel frattempo il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato nelle scorse ore su Twitter la presunta apertura di un’indagine nei suoi confronti per sequestro di persona. “In arrivo un’altra indagine contro di me per sequestro di persona per il caso Open Arms“, ha scritto il politico padano sul proprio account social.
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