Mafia, sequestrati beni per 700mila euro a Francesco Di Filippo – VIDEO

Mafia, sequestrati beni per 700mila euro a Francesco Di Filippo – VIDEO

PALERMO – Eseguito dalla Polizia di Stato il provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo, nei confronti di Francesco Di Filippo di 45 anni.

Maxi sequestro per circa 700mila euro

Il provvedimento ha portato al sequestro di un ingente patrimonio costituito da una comunità alloggio per anziani, un’impresa funebre, una attività commerciale di rivendita di caffè, un veicolo commerciale, una porzione di villa bifamiliare situata nel comune di Carini, un natante con motore fuoribordo da 150 cv e 19 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di circa 700mila euro.

Operazione “New Connection”

Tra gli elementi posti a fondamento della suddetta proposta, i risultati acquisiti nell’ambito dell’OperazioneNew Connection“. Eseguita nel 2019 dalla locale Squadra Mobile che ha portato all’arresto di Francesco Di Filippo unitamente ad altri soggetti appartenenti al mandamento mafioso di Passo di Rigano, nel quale opera con un ruolo decisivo la famiglia degli Inzerillo.

La condanna di Francesco Di Filippo

In tale contesto il 45enne è stato condannato alla pena di anni dieci e mesi otto di reclusione con sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palermo nel giugno 2021, per i delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.

Esponente di spicco della famiglia mafiosa di Currilas

Ulteriori elementi utili a dimostrare la pericolosità sociale del 45enne sono emersi nell’ambito dell’OperazionePadronanza“, eseguita nel 2020 dalla locale Squadra Mobile, che ha ricostruito il ruolo di esponente di spicco del predetto nell’ambito del mandamento mafioso dellaNoce” ed in particolare della famiglia mafiosa diCruillas“.

In tale contesto è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palermo alla pena di anni dieci e mesi quattro di reclusione, confermata in appello il 20 febbraio 2023, per i delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.

Sulla base della pericolosità sociale “qualificata” di Francesco Di Filippo, in quanto, soggetto gravemente indiziato di appartenere all’associazione mafiosaCosa Nostra“. Sono state condotte indagini economico-finanziarie dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine di Palermo nei confronti del predetto e del suo nucleo familiare convivente che hanno permesso di accertare un’inconsistenza reddituale pressoché assoluta, in netto contrasto con l’avvio dell’attività d’impresa, nonché degli acquisti di beni immobili e mobili registrati effettuati in costanza della sua pericolosità sociale e oggetto dell’odierno provvedimento ablativo.

L’incontro tra boss nel mare di Mondello

Tra i beni oggetto di sequestro si rileva il natante a bordo del quale, il 3 agosto 2018, a largo del golfo di Mondello, è stato documentato l’incontro tra Thomas Gambino, figlio del mafioso americano Joseph con il boss di Passo di Rigano Tommaso Inzerillo, Giuseppe Spatola, Calogero Christian Zito e Benedetto Militello.

Il provvedimento di sequestro a carico del 45enne si inquadra nell’ambito dell’attività congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo di aggressione dei patrimoni accumulati da “Cosa Nostra“, in particolare nei confronti di altri esponenti di spicco del mandamento mafioso di Passo di Rigano, tratti in arresto nell’ambito della citata OperazioneNew Connection“.

Decreti e sequestri eseguiti nel 2023

Nel corso dell’anno 2023, sono stati eseguiti i decreti emessi dal Tribunale di Palermo, sempre su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo, nei confronti di Tommaso Inzerillo, Francesco Inzerillo, Giuseppe Spatola, Benedetto Militello, Antonino Lo Presti, Antonino Fanara e Alessandro Mannino.

Disposta la confisca di un ingente patrimonio costituito da 7 imprese, un immobile, 9 autovetture, 17 rapporti finanziari, una quota pari al 50% del capitale di società a responsabilità limitata, per un valore complessivo stimato di circa 2milioni di euro.

Tra i beni confiscati si segnala, in particolare, l’impresaKarton Plastik” riconducibile a Francesco Inzerillo, nonché l’impresa “Edil Decor” riconducibile a Alessandro Mannino. Con i medesimi provvedimenti il Tribunale di Palermo ha applicato nei confronti dei suddetti soggetti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale della Polizia di Stato con obbligo di soggiorno.