Sicilia, scandalo dati Covid modificati. Sindaco Orlando: “Più volte ho richiesto dati corretti”

Sicilia, scandalo dati Covid modificati. Sindaco Orlando: “Più volte ho richiesto dati corretti”

SICILIA – Un vero e proprio terremoto” quello che ha colpito in queste ore la sanità siciliana dopo la scoperta da parte dei carabinieri relativa a modifiche rispetto i dati dei contagi nell’Isola al fine di alterare i successivi provvedimenti.

Su quanto accaduto è intervento anche il sindaco di Palermo e presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, che ha dichiarato di voler costituire il Comune di Palermo come Parte Civile.

Lo scandalo, ricordiamo, ha portato all’arresto di due dirigenti e di un funzionario e, soprattutto, all’investigazione dell’assessore Razza che, pare, possa essere parzialmente coinvolto.

Ho sempre ripetuto che la classificazione dei territori in base ai colori non andava e non va considerata come un concorso a premi né, tantomeno, una partita a poker dove bluffare per vincere di più – spiega il primo cittadino palermitano -. La zona rossa, soprattutto se il Governo regionale e nazionale intervengono con i giusti ristori e sostegni alle imprese e alle famiglie, è lo strumento per salvare vite umane.

Più volte, fino a pochi giorni fa ho sollecitato e richiesto che fossero forniti ai sindaci e ai cittadini dati corretti, costanti e scientificamente validi – tuona il sindaco Orlando -. Ancora oggi, però, i sindaci hanno dati contrastanti, incerti e non conoscono i dati sullo stato di occupazione dei posti letto.

Per tutto questo il Comune di Palermo si costituirà Parte Civile in questo procedimento giudiziario, visto che – spiega il primo cittadino – proprio sui dati si sono basate molte scelte e provvedimenti amministrativi in questi mesi.

Come Presidente dell’ANCI Sicilia convocherò il Direttivo per valutare tutte le iniziative da assumere ivi compresa la costituzione di Parte Civile e ogni altra azione a garanzia del rispetto del diritto alla salute di tutti e dell’esercizio corretto delle competenze comunali“, conclude Leoluca Orlando.

Fonte foto Facebook – Leoluca Orlando