PALERMO – Non hanno i requisiti per procedere con la costruzione. Nel mirino della magistratura è finito il cinema multisala nell’ex stabilimento Coca Cola a Tommaso Natale.
Sono quattro  i nomi scritti nel registro degli indagati: l’imprenditore Santo Giuseppe Lanzafame, il progettista Adriano Canepa, il capo del settore Sviluppo Economico del comune Maria Mandalà e il tecnico dello sportello unico per le attività produttive Andrea Schirò.
Dovranno rispondere davanti ai giudici di abuso d’ufficio e violazioni edilizie. Tutti complici di uno stesso progetto che non tiene conto di un preciso articolo del testo unico sull’edilizia del 2001 secondo il quale per la costruzione si devono rispettare la sagoma e la volumetria preesistenti.
La nota stonata è che mentre in procura si cerca di venire a capo della vicenda, i lavori per dare vita al multisala non sono stati bloccati e quindi procedono come se nulla stia accadendo: una struttura immensa, con tremila posti a sedere, undici sale di proiezione, ristoranti, bar e sale giochi.
E come se non bastasse anche i boss della zona ci hanno messo gli occhi sopra…