Ambiente

Siccità, acque “incandescenti” e temperature record: il 2022 è l’anno dei cambiamenti (e disastri) ambientali

MONDO – Attenzione sempre massima all’ambiente e alle sue problematiche, ma alla fine servono anni, forse troppi, per intravedere qualche cambiamento positivo.

Riscaldamento globale, acque “bollenti”, ma anche siccità, desertificazione e terremoti. Sono solo alcune delle tematiche che ci hanno tenuto compagnia in questo complicato 2022, segnato da cambiamenti (e disastri) ambientali estremi. La Sicilia, tra l’altro, è tra le Regioni più colpite, con ben 27 avvenimenti catastrofici.

Vediamo un po’ di ripercorrere tutto nel dettaglio.

No alla plastica monouso

Si parte in grande stile, dato che dal 14 gennaio 2022, l’Europa ha detto ufficialmente addio alla plastica monouso. Infatti, è entrata in vigore la direttiva antiplastica Sup (Single Use Plastic). Si tenta la svolta.

L’obiettivo è sicuramente quello di compiere una vera e propria “rivoluzione verde“, ponendo un freno all’inquinamento dovuto alla plastica per salvare mari, fiumi, oceani e laghi, ma non solo. La strada, oltre che articolata, è ancora lunga.

Vulcano e Stromboli

In questo movimentato anno, Vulcano e Stromboli hanno fatto sentire la loro presenza anche più del dovuto. Il primo, con la sua emergenza gas, che ha messo a dura prova gli isolani e la loro salute; il secondo che tra spettacolari giochi di fuoco e lanci di lapilli ha incantato tutti, ma ha preoccupato gli abitanti per le continue eruzioni.

L‘Ingv ha monitorato costantemente la situazione, scongiurando conseguenze catastrofiche.

Ma non è tutto: a fine maggio, a Vulcano improvvisamente il mare ha cambiato colore nella zona di Levante. Dopo i primi accertamenti dell’Ingv, gli esperti hanno spiegato che sarebbe stato causato dall’abbassamento del Ph. Nulla di preoccupante, insomma.

Inquinamento e energie rinnovabili

La Sicilia ha ricevuto ben due maglie nere: Catania e Palermo sono le città più inquinate secondo Legambiente, peggio soltanto Milano e Torino. Bene, invece, sul fronte delle energie rinnovabili e, infatti, l’Isola è in testa tra le più efficienti d’Italia.

Secondo i dati del report la valutazione globale della transizione energetica delle rinnovabili mostra che la Sicilia si distingue, rispetto ad altre Regioni, in termini di forte attrattività e capacità di programmazione.

Inoltre, in un’altra classifica nazionale si sono registrati significativi progressi nel fotovoltaico: la Sicilia è quarta. È passata da 1.807 impianti del semestre 2021 a 4.332 nel semestre 2022, con una potenza connessa che fa un salto da 20 a 139 megawatt.

Nuove specie marine “aliene”

Da non sottovalutare la condizione dei mari: le acque hanno subito uno spaventoso surriscaldamento ed ecco che sono comparse nuove specie “aliene”.

Un esempio è il pesce coniglio, una specie esotica della famiglia Siganidae diffusa nella fascia Tropicale dell’Oceano Indiano, compresi il mar Rosso e il Golfo Persico.

Da qui è penetrato nel Mediterraneo, attraverso il canale di Suez, dove è stato segnalato per la prima volta il 5 febbraio in Sicilia, a Milazzo.

“La stabilizzazione in Mediterraneo di specie come questa è anche frutto del riscaldamento globale che porta all’innalzamento delle temperature anche nel nostro mare”, ha spiegato il biologo marino Carmelo Isgrò attraverso un post pubblicato su Facebook.

Mari “incandescenti”

A conferma di ciò vi è la temperatura delle acque che nel 2022 è risultata spaventosamente alta. Rischiamo, infatti, un futuro senza pesci da mangiare.

Il Mar Tirreno, per esempio, somigliava più ai Tropici con acque bollenti che hanno toccato anche i 30 °C.

È stato questo uno degli effetti delle quasi ininterrotte ondate di calore che si sono susseguite da maggio, provocate dall’espansione dell’anticiclone nordafricano.

Spiagge da sogno in Sicilia

Non solo notizie negative per i mari dell’Isola del Sole: il The Guardian ha premiato la Sicilia ed esattamente la spiaggia di Calamosche, considerandola una delle più belle d’Europa.

Anche per l’assegnazione delle bandiere blu c’è stata una new entry. Alla lista, come undicesima per l’anno 2022, si aggiunge la spiaggia del Comune messinese di Furci Siculo insieme alle altre 10RoccalumeraAlì Terme, Lungomare Santa Teresa di RivaSpiaggia Lampare a TusaAcquacalda a LipariMarina di Modica, Raganzino a Pozzallo, il primo tratto di Ciriga a Ispica, Marina di Ragusa nel Ragusano e, infine, il Lido Fiori Bertolino di Menfi, in provincia di Agrigento.

Inoltre, per non farci mancare nulla, anche Salina è stata “etichettata” come una delle 10 gemme nascoste d’Italia da vedere assolutamente.

Siccità e rischio idrico

Sempre presente, anche nell’anno appena trascorso, il grave problema siccità. L’ONU ritiene che entro il 2030 si potrebbe verificare una carenza idrica del 40% a livello globale.

Rispetto a trent’anni fa, quando il World water day (giornata dell’acqua, che ricade il 22 marzo) fu istituito, la situazione è decisamente peggiorata: nell’ultimo secolo l’utilizzo di acqua è aumentato di ben 6 volte.

A questo ha contribuito certamente l’aumento della popolazione mondiale, ma soprattutto le crescenti esigenze di acqua per la produzione energetica e per le attività industriali.

Lo sfruttamento selvaggio delle fonti di acqua da parte dell’uomo potrebbero portare a una vera e propria catastrofe: si ritiene che entro il 2050 circa il 51% della popolazione e il 46% del Pil globale saranno a rischio idrico.

Ricordiamo anche in questa sede che l’acqua è una risorsa finita e non va sprecata, la vera rivoluzione parte da noi. Ecco perché è bene conoscere il decalogo per il perfetto risparmio idrico.

Desertificazione

La Sicilia, tra l’altro, secondo le statistiche, non è messa affatto bene: è la Regione con maggiore rischio di desertificazione, con un valore medio-alto, pari al 70%. Questi sono i dati diffusi dall’Associazione italiana enti di bacino.

Proprio per tutte queste ragioni è stata un’estate difficile tra caldo e desertificazione.

Ma c’è da attenzionare anche il binomio rischio idrogeologico e abusivismo edilizio, che fa da padrone nel territorio siciliano e che espone la vita degli abitanti a pericoli consistenti.

Il capo della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina, in un’intervista ai nostri microfoni, è intervenuto spiegando la situazione e riflettendo sul fatto che servirebbe un intervento mirato e tanta, tanta informazione e prevenzione.

Deforestazione

Si è parlato nel 2022 anche di deforestazione che è indubbiamente un problema collettivo: boschi e foreste sono fondamentali per il benessere umano e sono a rischio.

La globalizzazione economica, infatti, impatta significativamente e negativamente. Attraverso operazioni di prelievo del legname, sviluppo di petrolio, agricoltura su larga scala e piantagioni di alberi esotici si va incontro a una perdita delle foreste.

La deforestazione e il cambiamento climatico sono due fenomeni strettamente correlati. Boschi e foreste hanno la capacità di accelerare o decelerare il cambiamento climatico, in quanto, stanno alla base della produzione del carbonio.

Cambiamenti climatici

Proprio sui cambiamenti climatici, Viola Sorbello, presidente della sezione di Catania di Legambiente, ai nostri microfoni, ha dichiarato che l’obiettivo prefissato è ancora lontano.

Nel 2022 per sollecitare e sensibilizzare sul tema, per le strade di tutto il mondo, si sono svolti diversi scioperi globali per il clima a suon dello slogan: “Un solo grido, un solo allarme, la terra è in fiamme”.

L’obiettivo di questo genere di manifestazioni è certamente quello di porre sotto i riflettori una questione che non può più essere rimandata.

Il 2022 – come accennato – si è confermato l’anno più caldo di sempre per l’Italia. Anche le alte temperature di dicembre sono state, infatti, in linea con la tendenza dei primi 11 mesi dell’anno.

A Natale e Capodanno in Sicilia c’è chi ha brindato al mare. Temperature record pure in quelli che avrebbero dovuto essere i mesi più “freddi”. E invece no. O per lo meno, non nel 2022.

Salviamo la Terra!

Ritorna poi puntuale come un orologio svizzero la giornata mondiale dell’ambiente, che si è celebrata il 5 giugno, dove incalzano le riflessioni e le proposte per “salvare” la Terra, dato che le risorse sono limitate e devono essere salvaguardate.

Proprio a suffragare questa tesi, all’Università Kore di Enna è stato istituito un nuovo corso di laurea in “Tecnologie del costruito e della sostenibilità ambientale“, fondamentale per instaurare una cultura green e garantire benessere e prosperità alle generazioni future.

Si tratta di una laurea triennale immediatamente professionalizzante, che risponde all’esigenza di creare una figura con competenze trasversali nei settori della gestione del processo edilizio, dei controlli, della protezione del territorio, in un ambito di transizione verso la sostenibilità ambientale.

La qualifica acquisita dai laureati è quella di Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione.

Ai nostri microfoni Rosario Lanzafameprofessore ordinario di Sistemi per lenergia e lambiente, dell’Università di Catania, ha dichiarato: “La società presente necessità di un approccio sensibile e sostenibile rispetto alle esigenze del territorioUna società che si sviluppi per soddisfare i propri bisogni tenendo conto della limitatezza delle risorseabbandonando lidea dell’abbondanza“.

Tutela ambientale anche in Costituzione

Nonostante uno scenario tutt’altro che confortante, abbiamo assistito nel 2022 a un significativo passo avanti che vede la tutela ambientale diventare un principio fondamentale della Costituzione italiana.

È stata approvata in via definitiva, infatti, l’8 febbraio una riforma che prevede un’importante modifica dell’articolo 9, nel quale è stato inserito un nuovo comma, riguardante proprio la tutela dell’ambiente.

La Repubblica – afferma l’articolo 9 – promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemianche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Un ulteriore cambiamento in ambito costituzionale riguarda l’articolo 41, anch’esso soggetto all’integrazione di un comma aggiuntivo, volto anche in questo caso alla tutela dell’ambiente.

L’articolo 41 sancisce, infatti, che “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla saluteall’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

“Il cielo è infinito però non è vuoto”

E per ricordarci ancora che, nonostante tutto, la Terra ci regala spettacoli senza fine, il 2022 è stato un anno particolarmente ricco dal punto di vista astronomico. Come diceva Ligabue, “il cielo è infinito però non è vuoto“.

Si sono susseguite 4 spettacolari eclissi, due visibili anche dall’Italia. A questo si è associata anche una “pioggia” di meteore che ci ha lasciato a bocca aperta e, per un po’ di tempo, col naso all’insù. D’estate, invece, un insolito susseguirsi di pianeti ci ha emozionato e non poco.

Dunque, abbracciamo con felicità il 2023 provando a mutare, soprattutto, mentalità: il cambiamento parte da noi. Ciascuno deve fare la sua parte, è una richiesta d’aiuto per il nostro Pianeta, non deludiamolo anche nel nuovo anno.

Dalila Di Costa

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Dalila Di Costa
Tags: Ambiente Desertificazione Mondo Siccità Surriscaldamento globale Terra Un anno di...

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