GAGGI – Nel pomeriggio di martedì, nel corso di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, i carabinieri della compagnia di Taormina (Messina) hanno arrestato il 25enne R.C. di Gaggi, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nei giorni scorsi, nel corso dei servizi di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Graniti (Messina) avevano notato movimenti sospetti di persone nei pressi dell’abitazione del giovane e pertanto sono stati predisposti specifici servizi di osservazione del luogo da parte dei carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Taormina.
Nel tardo pomeriggio, durante lo svolgimento del servizio di osservazione, i militari dell’Arma, avendo fondato motivo di ritenere che all’interno dell’abitazione del 25enne fosse nascosta della sostanza stupefacente hanno deciso di intervenire per effettuare una perquisizione domiciliare.
I carabinieri durante la perquisizione dei locali hanno notato un plico che, sulla base di quanto dichiarato dal destinatario, avrebbe dovuto contenere dei cosmetici. Tuttavia i Carabinieri, notando l’atteggiamento nervoso e preoccupato assunto dal giovane in quel momento, hanno deciso di ispezionarlo, trovando al suo interno un panetto contenente circa di 100 grammi di hashish, confezionata in sottovuoto.
Nel corso della perquisizione degli altri locali sono stati trovato ulteriori 5 grammi circa di hashish, nascosti in un bauletto della camera da letto, nonché la somma contante di 70 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
La somma di denaro e la sostanza stupefacente, preventivamente sottoposta agli accertamenti di laboratorio che hanno evidenziato uno stato di purezza tale da poter consentire di ricavare circa 600 dosi, sono stati sequestrati e il 25enne è stato arrestato poiché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ultimate le formalità di rito, l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ieri è comparso dinnanzi al giudice del tribunale di Messina che ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri ed ha applicato all’indagato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.