Lancia liquido corrosivo sulla cugina dell’ex moglie: credeva fosse responsabile della fine del suo matrimonio

Lancia liquido corrosivo sulla cugina dell’ex moglie: credeva fosse responsabile della fine del suo matrimonio

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Nella serata del 28 aprile 2023, i carabinieri di San Filippo del Mela hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura della Repubblica locale.

Il destinatario del provvedimento è un uomo di 65 anni, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, già noto alle forze dell’ordine, che viene ritenuto responsabile del delitto di lesioni personali aggravate ai danni di una donna di 66 anni.

Le dichiarazioni della vittima

Il provvedimento restrittivo deriva dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Milazzo in seguito alle lesioni subite dalla donna di San Filippo del Mela, la quale è stata colpita al volto da un liquido corrosivo gettato dall’uomo, causandole gravi lesioni.

La vittima è stata trasportata al Policlinico Universitario di Messina per ricevere le cure necessarie. Le indagini condotte dai carabinieri, basandosi sulle dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni, hanno rivelato una forte ostilità dell’indagato nei confronti della donna, a cui attribuiva la fine della sua relazione con la moglie, che è cugina della vittima.

Indagini e perquisizione domiciliare

Durante le indagini successive, le forze dell’ordine hanno perquisito l’abitazione dell’indagato, sequestrando gli indumenti che indossava al momento del crimine. Le scarpe in particolare presentavano evidenti segni di deterioramento, compatibili con il contatto con una sostanza corrosiva.

Inoltre, l’analisi dei filmati provenienti da un sistema di videosorveglianza installato vicino al luogo del crimine ha confermato la presenza dell’indagato nel momento in cui è avvenuto l’attacco.

Sulla base dei forti indizi di colpevolezza raccolti, il gip ha ritenuto che il crimine fosse stato premeditato e ha quindi disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti dell’indagato.

Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva.