ITALIA – Rinviato l’assegno unico per i figli in Italia: Mario Draghi ha annunciato che l’erogazione avverrà a gennaio 2022, per il momento rimangono gli assegni familiari e il bonus bebè.
Inizialmente previsto per il mese di luglio, il bonus sarebbe stato rinviato a seguito della pubblicazione di alcuni dati ISTAT secondo cui tale assegno, sebbene sia ancora in via di definizione, potrebbe penalizzare alcuni nuclei familiari. Secondo alcune previsioni, l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 euro per i figli tra i 18 e i 21 anni.
Con un ISEE sopra i 52mila euro l’assegno arriverebbe a 67 euro al mese per i figli minorenni e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.
Alcune informazioni sull’assegno unico
Il beneficio viene riconosciuto dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio e consiste in una quota media mensile fino a 250 euro. L’importo varia in base all’ISEE.
Per poter beneficiare dell’assegno unico universale è necessario possedere determinati requisiti:
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno Stato non appartenente all’Unione europea o del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca, di durata almeno annuale;
- assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito nel territorio italiano;
- residenza e domicilio con i figli a carico nel territorio italiano e per tutta la durata del beneficio;
- residenza in Italia per almeno due anni, anche se non in modo continuativo, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o determinato purché della durata minima di 2 anni.
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