Assegno unico figli anche per percettori Reddito di Cittadinanza, oltre 1.000 euro in più a famiglia: come ottenerlo

Assegno unico figli anche per percettori Reddito di Cittadinanza, oltre 1.000 euro in più a famiglia: come ottenerlo

ITALIA – Al via l’assegno unico per i figli. La misura, giudicata “epocale” dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi durante il suo intervento agli Stati generali della natalità il 14 maggio scorso e lodata anche da Papa Francesco, arriverà proprio oggi  in Consiglio dei ministri sotto forma di decreto legge-ponte per coprire il periodo da luglio a dicembre per arrivare a regime dal gennaio del 2022.

Un beneficio per 1,8 milioni di famiglie italiane.

In questo periodo anche coloro che non percepiscono assegni al nucleo familiare, ossia autonomi e disoccupati, avranno un beneficio medio di 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Secondo le stime del governo a usufruire del nuovo assegno saranno circa 1,8 milioni di famiglie nelle quali sono presenti 2,7 milioni di figli minori.

L’aiuto statale verrà corrisposto per ciascun figlio minore, in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee.

Nella tabella allegata al decreto vengono riportati gli importi mensili per ciascun figlio e rapportati a ogni singolo indicatore economico della famiglia. Ad esempio con un Isee fino a 7mila euro si avrò diritto a un assegno di 167,5 euro a figlio nei nuclei fino a 2 minori. Importo che salirà a 217,8 con almeno tre figli. L’assegno sarà garantito con Isee fino a 50mila euro, nel qual caso l’assegno mensile sarà di 30 euro per nuclei con due figli e di 40 per quelli con tre. Inoltre l’importo dell’assegno è sempre maggiorato di 50 euro in caso di figli disabili.

Come ottenere l’assegno

Per ottenere il nuovo assegno bisognerà presentare domanda on line all’Inps o ai patronati secondo le regole che saranno fissate dall’Inps entro il 30 giugno. Lo schema di decreto oggi all’esame di Palazzo Chigi garantisce comunque la decorrenza dell’assegno dal mese di presentazione della domanda. Inoltre per le domande che saranno presentate entro il 30 settembre 2021 alle famiglie interessate saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio.

Tutto avverrà con bonifico bancario direttamente sul conto corrente. In caso di affido condiviso dei minori l’assegno sarò accreditato al 50 per cento sull’Iban di ciascun genitore.

L’assegno sarà esentasse e compatibile con il Reddito di Cittadinanza e con l’eventuale fruizione da parte delle famiglie di altre misure in denaro di sostegno a favore dei figli a carico erogate da regioni, province e comuni.

Si tratta di un primo passo verso una riforma che a regime – ed è uno degli obiettivi del legislatore – semplificherà drasticamente la giungla degli interventi oggi in vigore. Una misura strutturale, inoltre, sulla quale le famiglie potranno contare negli anni potendo dunque progettare la crescita del loro nucleo.

E anche questo, ossia dare certezza econonomica alle famiglie e alle giovani coppie, è intento del legislatore per provare a invertire la tendenza alla denatalità del nostro Paese.