SASSARI – L’emergenza da Coronavirus ha costretto Governo, autorità sanitarie e cittadini a prendere maggiori precauzioni per evitare i contagi. Gli ospedali, più di ogni altro luogo, per proteggere il personale sanitario e i pazienti hanno dovuto provvedere a restrizioni negli ingressi.
A Sassari, in Sardegna, una donna in gravidanza si è recata al Pronto Soccorso ostetrico delle Cliniche di San Pietro con forti dolori addominali e perdite. Entrambi i sintomi, oltre che dolorosi e fastidiosi, erano avvisaglie di una possibile minaccia di aborto naturale.
Alla donna incinta, però, arrivata sul posto, non le è stato permesso di accedere all’interno della struttura sanitaria in quanto sprovvista di tampone molecolare, richiesto al fine di evitare un cluster all’interno dei reparti non Covid dell’ospedale sassarese.
Pochi minuti dopo la non ammissione nell’ospedale, purtroppo, l’aborto è avvenuto nel parcheggio del nosocomio. Alle donna sarebbe stato detto dall’ostetrica di tornare a casa e qualora le perdite fossero peggiorate di ripresentarsi immediatamente in ospedale. Il peggioramento, però, sarebbe arrivato pochi minuti dopo.
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