MONDO – “Ai miei tempi non funzionava così… ormai i ragazzi di oggi…“, si sente spesso dire da chi, avendo qualche anno in più, non riesce a riconoscersi nelle nuove generazioni. Serate, alcool e social: sono questi i termini che tendenzialmente vengono associati ai giovani di oggi, che portano sulle spalle “colpe” che, nella maggior parte dei casi, non sentono proprie fino in fondo.
Complice della difficoltà di comunicazione con genitori o addirittura nonni, proprio la rivoluzione tecnologica che si è affermata nei decenni scorsi, dando vita a un salto generazionale che appare difficile da colmare. Non meno “colpevoli” i cambiamenti sul piano culturale, che si sono particolarmente accentuati negli ultimi anni.
Perché si punta il dito contro i giovani di oggi?
Sebbene lo scontro generazionale sia una realtà con cui si fa i conti da sempre, negli ultimi decenni la comunicazione tra “boomer” e membri della “generazione Z” sembra scarseggiare ulteriormente. Se i giovani accusano i genitori di non riuscire a comprendere a fondo le loro esigenze, i più grandi tendono ad accusare figli e nipoti di dimostrare una totale assenza di senso di responsabilità.
Di fronte a questa comune “accusa” rivolta ai giovani, sorge spontaneo chiedersi dunque se le frequenti serate in discoteca, un uso – purtroppo non sempre moderato – di alcool e quest’irrefrenabile voglia incondizionata di divertimento siano solo il tipico atteggiamento di qualsiasi teenager oppure se dietro si celi una sorta di “decadenza” della società, di cui questo sarebbe solo un sintomo.
Uno dei pretesti di molte liti genitori-figli è proprio l’utilizzo – spesso ritenuto eccessivo – del cellulare e dei diversi dispositivi elettronici da cui molti dei cosiddetti “nativi digitali” fanno fatica a separarsi. Di conseguenza, di fronte alla costante abitudine di immergersi in una dimensione virtuale, “costruita” e priva di autenticità, si tende a isolarsi dalla realtà.
Nel frattempo si aggiunge anche una crescente tendenza all’uniformarsi, accentuata – ancora una volta – da un uso sbagliato dei social network.
Piuttosto che considerare Instagram, Facebook e le altre piattaforme una possibilità per esprimere se stessi, molte volte prevale la paura di mostrare i propri lati più autentici, non a caso costantemente nascosti dietro delle belle foto in cui – indipendentemente da come si sta – si sfoggia un finto sorriso a trentadue denti.
Per molti la soluzione per essere accettati è seguire la massa e, a volte, lo si fa anche inconsciamente. In questo modo però non si diventa altro che uno dei tanti, negandosi la possibilità di distinguersi tra un “mucchio” di utenti, tutti dannatamente uguali.
Diversi difetti… ma anche tanti meriti
Sebbene alla base dei difetti addossati ai giovani ci possa anche essere un fondo di verità, non bisogna limitarsi a osservare solo quello che c’è di sbagliato nelle nuove generazioni. Dietro sicuramente a diversi errori – magari commessi in passato anche da chi adesso ha qualche anno in più – si nasconde però anche una lodevole forza di volontà.
Ne sono la prova l’impegno e la determinazione che molti teenagers dimostrano in occasione di varie iniziative organizzate in nome della giustizia sociale.
La lotta contro l’emergenza climatica
Un esempio più che attuale è l’enorme sforzo di cui molti di loro si fanno carico in merito alla questione “green“. Da diversi anni infatti i giovani stanno dimostrando un concreto interesse nei confronti della crisi climatica di cui, più di altri, temono le conseguenze.
D’altronde, è inutile negarlo, a pagarne le conseguenze saranno proprio loro, insieme a eventuali figli e nipoti. Proprio pochi giorni fa si è tenuto a Catania un presidio organizzato da Friday For Future per puntare i riflettori sui danni, purtroppo irreversibili, dell’emergenza climatica.
La tutela dei diritti della comunità LGBT+
Non è da meno l’impegno dimostrato dai “millennial” e dai figli della “generazione Z” nell’ambito dei diritti civili. Lo dimostra la determinazione con cui si battono costantemente per la tutela dei diritti della comunità LGBT+, a cui gran parte dei più giovani non ha mai negato il sostegno.
Oggi la Giornata internazionale della gioventù
Si celebra proprio oggi, sabato 12 agosto, la Giornata internazionale della gioventù. È stata istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L’obiettivo è sottolineare il ruolo vitale dei giovani nella società e la loro determinazione nell’affrontare le sfide e le questioni in cui si sentono coinvolti.
Si tratta di un’occasione per focalizzarsi sull’enorme potenziale dei giovani che più volte hanno manifestato la loro volontà di non essere solo i cittadini del futuro, come da tempo si sentono ripetere, ma di rendersi anche protagonisti attivi del presente.