ITALIA – Continuano le discussioni sull’argomento vaccini, questa volta a parlare è proprio il gran capo di Pfizer, Albert Bourla. Quest’ultimo ha rilasciato delle dichiarazioni in cui afferma che il suo vaccino protegga molto bene contro le malattie gravi e contro il ricovero durante i primi 6 mesi, ma dopo di ciò l’immunità diminuisce ed il declino inizia sempre di più con una lieve infezione che può addirittura concludersi con la morte.
Il gran capo lo ha raccontato in un recente meeting con il gruppo bancario e finanziario Cantor Fitgerald&co, spiegando che questi dati sulla caduta della protezione del vaccino Pfizer non li ha riscontrati solo la casa farmaceutica nel suo campione originario, ma è stato dimostrato nel dettaglio dal Ministero della Salute israeliano e dal gruppo di scienziati che lo assiste in un incontro di settembre con il comitato scientifico della Food and Drug Administration, l’autorità regolatoria americana.
Inoltre ha spiegato che l’Israele aveva un vantaggio di 3 mesi sugli Usa nella campagna vaccinazioni e soprattutto ha un sistema di cartelle cliniche sanitarie molto completo e del tutto digitalizzato. Per questo è in grado di elaborare dati con rapidità. Il loro sequenziamento dei pazienti vaccinati ha indicato una chiara caduta della protezione. Prima con infezioni asintomatiche, poi con malattia lieve. E subito dopo ricoveri e infezioni gravi. È stato lì che Israele ha deciso di dare la terza dose prima agli over 65, poi sopra i 50 anni, sopra i 40 e ora dai 16 in su.
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