Svezia e Danimarca sospendono Moderna nei giovani: rischio infezione muscolo cardiaco o pericardio

Svezia e Danimarca sospendono Moderna nei giovani: rischio infezione muscolo cardiaco o pericardio

ITALIA – Linea dura sui vaccini da parte della Svezia che ha deciso di sospendere l’uso del vaccino Moderna contro il Covid-19 per le persone sotto i 30 anni d’età per precauzione.

L’agenzia di salute pubblica ha dichiarato che la sospensione è legata a segnali di accresciuto rischio di effetti collaterali“, come infiammazione del muscolo cardiaco o pericardio.

Anche la Danimarca ha nel frattempo riferito che le persone al di sotto dei 18 anni non riceveranno più il vaccino a Rna sviluppato negli Usa per precauzione.

Secondo l’agenzia i dati raccolti dai Paesi scandinavi mostrano il sospetto di aumentato rischio di infiammazione cardiaca, sebbene il numero di casi sia molto ridotto. I dati preliminari dello studio sono stati inviati all’Agenzia europea per i medicinali e saranno valutati. Uno stop precauzionale che arriva in contemporanea alla pubblicazione di tre studi: uno su Jama e gli altri due su The New England of Medicine in cui si analizzano i dati e si sottolinea la rarità dei casi.

“L’ipotesi che il vaccino anti Covid di Moderna, che contiene dosi più elevate di mRna, creii più miocarditi nei giovani non mi sembra che abbia numeri che la sostengano. Può darsi che mi sbagli, può darsi che questi due Paesi abbiano dati che lo consiglino. Ma mi sembra una cautela eccessiva e mi sembra che la disomogeneità di approccio in Europa non aiuti una buona comunicazione sui vaccini”, ha spiegato Guido Rasi, consigliere scientifico del commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ex direttore esecutivo dell’agenzia europea del farmaco Ema.

Rasi esprime, dunque, perplessità per le decisioni dei due Paesi: “Se ci sono numeri usciti nelle ultime 48 ore di cui non sono a conoscenza mi ricrederò, ma con i numeri che abbiamo non ci sono sostanziali differenze tra i vaccini, non c’è un problema reale di reazioni pericolose in questo momento, con i numeri che conosciamo e con l’uso massivo che è stato fatto, con miliardi di dosi in tutto il mondo”.

Per Rasi, “buona educazione istituzionale, dei Governi e delle istituzioni sanitarie degli altri Paesi comunicare ai colleghi europei della decisione che si sta prendendo in modo che tutti preparino. Questa sarebbe buona educazione istituzionale che questi Governi mi sembrano non ci stiano riservano questi Paesi”.

Foto di repertorio