ENNA – Nella tarda serata di ieri il Giudice Collegiale presso il Tribunale di Enna ha emesso la sentenza nei confronti degli arrestati nell’ambito delle Operazioni Discovery e Discovery 2, eseguite dalla polizia di Stato, rispettivamente nel giugno e nell’ottobre del 2015, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.
In particolare nel giugno 2015, con l’Operazione “Discovery”, i poliziotti della sezione “Criminalità Organizzata e Straniera” della Squadra Mobile di Enna avevano eseguito il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, a carico di 13 soggetti operanti nella zona nord della provincia e in particolare nel territorio cittadino del comune di Troina e riconducibili ad un’associazione criminale di tipo mafioso legata all’area criminale catanese dei “Santapaola” e in particolare alla famiglia di “cosa nostra” di Aci Catena, in provincia di Catania. A proseguimento dell’attività investigativa, gli uomini della Squadra Mobile di Enna nell’ottobre 2015 avevano messo in atto l’Operazione Discovery 2, eseguendo un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico di 11 soggetti facenti parte di un gruppo criminale operante in Cerami.
Ieri il Giudice Collegiale, accogliendo sostanzialmente l’impianto accusatorio della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, condannava in primo grado per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso, ed alcuni di essi anche per altri gravi fatti, quali furti, rapina, estorsioni, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco gli imputati:
1. Davide Schinocca, 51 anni, condannato alla pena di anni 18 di reclusione;
2. Salvatore Barbera, detto “Pippu u randazzisi”, 49 anni, condannato alla pena di anni 13 di reclusione;
3. Domenico Sotera, 33 anni, condannato alla pena di anni 13 di reclusione;
4. Luigi Compagnone, 33 anni, condannato alla pena di anni 13 di reclusione;
5. Gaetano Sotera, 30 anni, condannato alla pena di anni 9 di reclusione ed euro 9.000 di multa;
6. Bruno Lombardo, condannato alla pena di anni 4 e sei mesi di reclusione ed euro 600 di multa;
7. Sebastiano Grasso, 30 anni, condannato alla pena di anni 10 di reclusione e 10.000 euro di multa;
8. Giuseppe Sotera, 53 anni, condannato alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione e 3.000 euro di multa;
9. Giuseppe Zitelli, 40 anni, condannato alla pena di anni 8 di reclusione e 12.000 euro di multa;
10. Cristian Modica, 26 anni, condannato alla pena di anni 8 di reclusione e 8.000 euro di multa;
11. Sebastiano Foti, detto “biscotto”, 28 anni, condannato alla pena di anni 7 di reclusione e 7.000 euro di multa;
Gli imputati sono stati condannati, alcuni in perpetuo, altri temporaneamente, alla pena accessoria dell’interdizione di pubblici uffici, ed ad alcuni è stata inflitta anche la misura di sicurezza della libertà vigilata, da scontare dopo la pena principale. Inoltre, i soggetti sono stati condannati al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite, fra cui alcune persone offese, Enti Pubblici e diverse Associazioni che promuovono la legalità.
Altri indagati per i medesimi fatti, che avevano scelto il rito abbreviato, sono stati già condannati in primo grado a pesanti condanne nel giugno 2016.
Fonte foto Google Maps