Il cielo di novembre

IL CIELO DI NOVEMBRE

Si ringrazia l’Unione Astrofili Italiani (http:www.uai.it) e il Gruppo Astrofili Catanesi (http://www.astrofilicatanesi.it) per le informazioni fornite.

IL SOLE

Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 7 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell’Ofiuco, la “13a costellazione zodiacale”.
• 1 novembre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.06
• 15 novembre: il sole sorge alle 7.01; tramonta alle 16.51
• 30 novembre: il sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti per una località alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

LA LUNA
Le fasi:

luna novembre 291014

Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: O.E. (Ora Estiva) e per il giorno 31 in T.M.E.C.

OSSERVABILITA’ DEI PIANETI

Mercurio: il mese di novembre inizia con il pianeta alla massima elongazione mattutina, con distanza angolare di 18° 40’ dal Sole. Nei primi giorni del mese Mercurio sorge oltre un’ora e mezza prima del Sole. E’ il periodo di migliore visibilità al mattino per l’anno in corso. Ci sono quindi buone possibilità di riuscire ad individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. Nella seconda metà del mese il pianeta si abbassa sensibilmente sull’orizzonte fino a diventare praticamente inosservabile.

Venere: a pochi giorni dalla congiunzione con il Sole, per gran parte del mese sarà molto difficile riuscire ad osservare Venere. Il luminoso pianeta è comunque destinato a ricomparire nei cieli della sera poco dopo il tramonto. A fine mese tramonta circa mezz’ora dopo il Sole e potrebbe essere possibile scorgerlo sull’orizzonte occidentale nel cielo ancora illuminato deal crepuscolo serale. Venere attraversa la costellazione della Bilancia fino al giorno 18, quando entra per un breve periodo nello Scorpione; il 23 fa il suo ingresso nell’Ofiuco.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso si mantengono quasi inalterate rispetto al mese precedente. Il pianeta è ancora basso sull’orizzonte occidentale, tuttavia mantiene una distanza angolare dal Sole tale da consentire di individuarlo al calare dell’oscurità prima del suo tramonto. Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Sagittario.

Giove: nel corso del mese Giove, anticipando sempre più il proprio sorgere, finalmente comparirà ad oriente ben prima della mezzanotte e arriverà a culminare a Sud prima dell’alba. Il pianeta gigante sarà quindi l’astro dominante della seconda parte della notte. Giove si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione del Leone, tra la stella Regolo e il limite con il Cancro.

Saturno: il 18 novembre si trova in congiunzione con il Sole, pertanto per alcune settimane rimane del tutto inosservabile. Sarà necessario attendere il mese di dicembre per vederlo ricomparire al mattino molto basso sull’orizzonte orientale. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia.

Urano: dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni di osservabilità del pianeta sono ancora molto favorevoli. Nel corso delle prime ore della notte lo si può individuare mentre culmina alla massima altezza in direzione Sud. Successivamente lo si può osservare mentre si abbassa gradualmente verso Sud-Ovest. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci.

Nettuno: il pianeta è osservabile solo nel corso della prima parte della notte e l’intervallo di tempo a disposizione per individuarlo si riducono progressivamente. Nella prime ore della sera lo si può osservare a Sud-Ovest, ma avvicinandosi alla mezzanotte si trova ormai troppo basso sull’orizzonte per poterlo puntare con il telescopio, strumento indispensabile per poter osservare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere ancora a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. L’osservazione di Plutone è ormai decisamente difficoltosa. Già nelle prime ore della sera Plutone si trova basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Sagittario. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è estremamente difficile tentare di individuarlo quando si trova prossimo al suo tramonto. In ogni caso, è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna – Pleiadi : il 7 novembre il luminoso disco lunare – è la notte successiva alla Luna Piena – attraversa parte della costellazione del Toro, tra le Pleiadi e alla stella principale della costellazione, la rossa Aldebaran.

Luna – Giove : nel corso della notte tra il 13 e il 14 novembre la Luna, prossima all’Ultimo Quarto, sorge nella costellazione del Cancro seguita a breve distanza da Giove, nella costellazione del Leone. La notte successiva anche la Luna sarà osservabile nel Leone, dove nel frattempo avrà “sorpassato” il pianeta.

Luna – Mercurio : difficilissima osservazione mattutina. Tra le luci dell’alba del 21 novembre una sottilissima falce di Luna calante, ad appena un giorno dalla Luna Nuova, sorge poco prima di Mercurio, nella costellazione della Bilancia.

Luna – Venere : come nel caso precedente, l’osservazione è praticamente impossibile. La Luna è una sottilissima falce, il giorno successivo alla Luna Nuova. I due astri sono confusi tra le luci del crepuscolo serale e molto bassi sull’orizzonte occidentale. Possiamo comunque registrare la ricomparsa di Venere alla sera dopo il tramonto del Sole, nella costellazione dell’Ofiuco.

Luna – Marte : la sera del giorno 26 osserviamo il cielo verso Ovest, dove la falce di Luna crescente accompagna verso il tramonto il pianeta Marte nella costellazione del Sagittario.

COSTELLAZIONI

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata. È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo. Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il “Triangolo Estivo”, ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull’orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell‘Ariete. Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli – in pianura o sul mare – può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l’Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut. Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone. Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell‘Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella. In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo. Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “Gruppo Locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda. A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
N.B. In neretto le costellazioni.

La cartina d’insieme (a cura del Gruppo Astrofili Catanesi, http://www.astrofilicatanesi.it)

novembre 291014

Di seguito le cartine (ottenute con il software gratuito Cartes du Ciel) della volta celeste alla mezzanotte del 15 novembre, per un osservatore posto a Catania.

Orizzonte Sud

orizzonte.sud.cartes 291014

Orizzonte Est

orizzonte.est.cartes  291014

Orizzonte Nord

orizzonte.nord.cartes 291014

Orizzonte Ovest

orizzonte.ovest.cartes 291014

Davide Ferrara