CATANIA – Passano gli anni ma la condizione del mare che bagna la Costa Saracena nei dintorni di Augusta non mostra alcun cenno di miglioramento: sempre più inquinata. Rifiuti, scie di sostanze non ben identificate e schiuma, è questo lo scenario che si presenta davanti agli occhi dei bagnanti siciliani e dei turisti che amano trascorrere la stagione estiva in quella zona.
[wpvp_embed type=youtube video_code=WnBvhV5l0gA width=670 height=377]
A fare il punto sulla delicatissima questione ci hanno pensato oggi, nella sede della federazione catanese, quelli di Sinistra Ecologia Libertà che hanno indetto un incontro sul tema: Campagna bandiera blu.
L’incontro è stato aperto da un intervento di Marcello Failla, responsabile area metropolitana di SEL che ha illustrato la grave situazione ambientale della Costa Saracena.
“Da alcuni anni la Costa Saracena, una delle coste più belle della Sicilia assiduamente frequentata soprattutto dai catanesi, è in un grave stato di degrado ambientale, a causa dell’inquinamento da scarichi civili – dichiara Failla -. I cittadini residenti nella zona da tempo, inutilmente, hanno denunciato alle autorità competenti che i depuratori del comprensorio non funzionano o sono del tutto inattivi, con il risultato che giornalmente migliaia di litri di reflui urbani si riversano in mare. Le autorità competenti non rispondono e spesso si trincerano dietro improbabili interpretazioni delle normative, giocando a scaricabarile sulla pelle dei cittadini”.
Per tali ragioni Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di raccogliere le richieste degli abitanti di Costa Saracena e di denunciare pubblicamente l’inquinamento della zona, dandone notizia alla pubblica opinione ed alle istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente.
“Sinistra Ecologia Libertà, facendo riferimento alla nuova legislazione in materia di tutela ambientale – ha concluso Failla – presenterà un esposto alla magistratura perché si intervenga sui responsabili del degrado della costa e su quelle istituzioni che nulla hanno fatto sinora per risolvere l’annoso problema degli scarichi urbani che vengono riversati in quel tratto di mare”.