Giornata mondiale contro la siccità: la parola agli addetti ai lavori

Giornata mondiale contro la siccità: la parola agli addetti ai lavori

CATANIA – Ogni anno, dopo la storica proclamazione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite datata 30 gennaio 1995, si celebra la “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità“, con ricorrenza per il 17 giugno di ogni anno, nel quale è previsto un tema diverso della giornata, per il 2023 il tema è “Her Land.Her rights“, richiamando chiaramente l’auspicio di emancipazione e di uguaglianza da parte del genere femminile.

Il Decreto legge Siccità ed il parere del tecnico legislativo Emanuele Pezzino

Il 9 giugno è avvenuta l’approvazione alla Camera dei Deputati del decreto 14 aprile 2023 numero 39, più conosciuto come Decreto legge Siccità,  con il risultato finale in aula di 153 voti favorevoli, 73 contrari e 10 astenuti.

A spiegare l’aspetto tecnico legislativo del decreto legge in questione, è intervenuto l’esperto catanese in materia legislativa, avendo fatto parte della struttura della Camera dei Deputati per più di un decennio come consigliere legislativo per i gruppi parlamentari Emanuele Pezzino.

Il consigliere legislativo catanese Emanuele Pezzino

In realtà il Decreto legge approvato il 9 giugno è stato un ottimo passo in avanti da parte delle istituzioni governative in favore del mondo agricolo, permettendo anche con gli investimenti del Pnrr, cifra che dovrebbe essere intorno agli 800 milioni di euro, di semplificare il recupero delle acque, la miglioria degli impianti irrigui e la limitazione delle perdite con miglioramenti frutto di questi investimenti stessi“.

Il parere di Confagricoltura con Fabio Caruso

Il direttore  generale della confederazione agricola Confagricoltura per Catania Fabio Caruso, commenta così l’ultimo Decreto legge sulla questione in merito.

Il dirigente locale di Confagricoltura Fabio Caruso

Con il nuovo decreto siccità finalmente, il governo compie il primo passo per affrontare seriamente il problema siccità che da decenni le aziende siciliane sono costrette ad fronteggiare; Confagricoltura ha espresso soddisfazione per diverse linee di intervento presenti volte ad arginare il fenomeno climatico estremo che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura con l’avvicinarsi della stagione estiva, innanzitutto per l’articolato volto a ben delineare gli ambiti di intervento della cabina di regia già operativa sul tema e della figura del commissario straordinario.

C’è da dire che negli anni i nostri imprenditori agricoli hanno saputo ben gestire gli investimenti colturali mediante la realizzazione di invasi aziendali e impianti di irrigazione spesso a basso consumo idrico, investimenti fondamentali e ormai propedeutici per poter fare agricoltura nella nostra isola. Confagricoltura si ritiene soddisfatta anche per la semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture idriche, tra cui la realizzazione di invasi, fino ad un volume massimo di 50 metri cubi d’acqua per ogni ettaro di terreno coltivato.

Condivisibile anche la misura volta al riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo attraverso il rilascio di un provvedimento autorizzatorio unico. Un segno di ulteriore sensibilità emerge altresì dall’istituzione degli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto ai fenomeni di scarsità idrica presso ciascuna autorità di bacino distrettuale, organismi che risulteranno determinanti per la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’utilizzo della risorsa idrica nel distretto idrografico di riferimento.

Confagricoltura chiede che il commissario straordinario, al quale ribadisce piena disponibilità di collaborazione, svolga questo lavoro non solo sugli invasi artificiali, ma sull’intero percorso dei corsi d’acqua naturali superficiali. Infine, per il ruolo di raccordo tra territorio, cabina di regia e commissario svolto dagli Osservatori distrettuali, Confagricoltura ritiene fondamentale che gli stessi vengano integrati stabilmente e obbligatoriamente con le rappresentanze delle categorie economiche più interessate“.