CATANIA – “Visitatori che ammirano l’anfiteatro romano di piazza Stesicoro dall’alto perché uno dei principali simboli della città resta chiuso al pubblico”, questa la scena descritta dal comitato cittadino “Romolo Murri”.
“Parliamo di una scena che coinvolge molti altri siti di Catania– continuano i componenti del comitato- e che non fanno altro che danneggiare ulteriormente il turismo: una delle principali voci del bilancio cittadino con perdite enormi, in termini economici e di immagine, per il capoluogo etneo. Si tratta comunque di luoghi spesso di competenza della Regione e già in passato Palazzo degli Elefanti aveva gettato le basi per creare una collaborazione affinché questi siti potessero essere adeguatamente valorizzati“.
Da qui la richiesta del Comitato Cittadino Romolo Murri che, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede al sindaco e alle istituzioni competenti di “riprendere e ripercorrere quei provvedimenti per fare in modo che simili situazioni non si ripetano più in futuro”.
Spiega il presidente Parisi che “occorre, infatti, attivare il processo di sviluppo per rendere il capoluogo etneo ancor più appetibile agli occhi di visitatori di tutto il mondo. Molte città italiane, pur non avendo il nostro patrimonio e le nostre bellezze, riescono meglio a valorizzarsi”.
“Ecco perché– aggiunge Parisi- la tassa di soggiorno può dare quel rilancio definitivo in tal senso alla nostra Catania. Parliamo di denaro che non proviene dalle tasche dei cittadini ma dai visitatori che ogni giorno utilizzano le strutture ricettive del capoluogo etneo: centinaia di migliaia di euro da impiegare per l’assunzione e il pagamento degli straordinari ai custodi e alle guide turistiche, oltre all’incremento di molte altre iniziative legate all’aumento del numero di visitatori a Catania”.
“Oggi manca letteralmente la base, a cominciare dalla gente che dalle navi da crociera sbarcano al porto e, per raggiungere il Duomo, rischiano la vita per attraversare via Dusmet”, conclude Vincenzo Parisi.
Per queste ragioni il Comitato Rolomo Murri propone una programmazione capillare che passi dalla creazione di una cabina di regia con tutti i soggetti interessati: “Un indotto di grande valore che ricadrebbe, con effetti benefici, sui nostri commercianti e su tanti giovani che, in questo momento, non trovano sbocco occupazionale”.