CATANIA – Su delega della Procura Distrettuale etnea, il Nucleo Operativo della compagnia carabinieri di Piazza Dante ha eseguito il fermo di persona gravemente indiziata di reato nei confronti di Fabio Laganà, 46 anni, nato a Catania il 12.3.1974, ritenuto responsabile di tentato omicidio, poiché nel pomeriggio del 2 novembre scorso ha investito con una Ford Focus Pietro Costanzo, di 54 anni, schiacciandolo così contro il muro, nonché colpendolo con numerosi calci e pugni, ponendo in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte del predetto, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla sua volontà; con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi consistiti in una lite legata alla vita privata.
L’origine della vicenda
Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte nell’immediato dai carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Piazza Dante i quali, grazie alle testimonianze acquisite sul posto del fatto reato, individuato nei pressi di piazza Viceré e precisamente all’angolo tra le vie Leucatia e San Gregorio, ed all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza attive nella zona teatro del fatto delittuoso, hanno individuato l’auto utilizzata dall’odierno fermato, appunto una Ford Focus, poi risultata di proprietà della madre del Laganà.
Dalle immagini si è potuta rilevare anche la fisionomia dell’aggressore compatibile con quella di Fabio Laganà che, messo alle strette dal dispositivo di ricerca organizzato dagli investigatori, che subito dopo il raid punitivo avevano avuto accesso alla sua abitazione, constatandone l’irreperibilità, ha preferito presentarsi spontaneamente in caserma dai carabinieri dove, interrogato dal magistrato titolare
dell’indagine ha ammesso, dinanzi il proprio legale di fiducia, di essere l’autore del reato.
L’uomo, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.