Sollevato conflitto attribuzione su perquisizione e intercettazioni nei locali della segreteria politica di Valeria Sudano

Sollevato conflitto attribuzione su perquisizione e intercettazioni nei locali della segreteria politica di Valeria Sudano

CATANIA – Il Senato ha approvato, con 112 voti favorevoli, 23 astenuti e nessun contrario, la decisione di promuovere un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato davanti alla Corte Costituzionale. La questione riguarda la perquisizione domiciliare, l’utilizzo di intercettazioni ambientali e di filmati di videosorveglianza effettuati dall’autorità giudiziaria nei locali della segreteria politica della senatrice Valeria Sudano, all’epoca dei fatti, nell’ambito di un procedimento penale contro terzi presso la Procura di Catania.

Il caso di Valeria Sudano

Secondo il Senato, la documentazione raccolta e acquisita dal Tribunale di Catania sarebbe stata utilizzata in violazione del terzo comma dell’articolo 68 della Costituzione, poiché non era stata richiesta l’autorizzazione alla Giunta della Camera competente.

I rapporti con il compagno Luca Sammartino

La senatrice Sudano ha segnalato che, durante un procedimento penale nel 2019 riguardante il suo compagno, Luca Sammartino (all’epoca vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana), furono autorizzate intercettazioni delle conversazioni nei locali della sua segreteria politica, oltre a filmati di videosorveglianza.

Inoltre, nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019, i Carabinieri perquisirono tali locali, senza che i magistrati avessero preventivamente richiesto l’autorizzazione alla Camera di competenza della parlamentare.

La Giunta delle Elezioni e delle Immunità del Senato aveva già deliberato di sollevare il conflitto il 27 novembre scorso, una decisione che ora è stata confermata dall’Assemblea di Palazzo Madama.