CATANIA – Nella mattinata odierna, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di procedimento penale che vede indagati 36 soggetti, per reati contro il patrimonio e falsità in atti, ha delegato i carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa lo scorso 7 gennaio dal giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Catania nei confronti di:
- Pietro Bellaprima, 56enne, custodia cautelare in carcere;
- Giuseppina Ferrigno, 46enne, sottoposta agli arresti domiciliari;
- Epifanio Rapisarda, 66enne, sottoposto agli arresti domiciliari;
- Agata Zingarino, 46enne, sottoposta agli arresti domiciliari;
- Claudia Maria La Porta, 47enne, misura interdittiva per sei mesi dell’esercizio della professione forense, nonché, la contestuale notifica del provvedimento di “Avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari” a tutti gli indagati.
I soggetti destinatari della misura cautelare sono stati sottoposti a indagini dal giugno 2017 al gennaio 2019, per aver costituito una associazione per delinquere, finalizzata alla realizzazione di vari delitti, quali fraudolento danneggiamento dei beni assicurati, mutilazione fraudolenta della propria persona e falsità ideologica in certificati, commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.
La compagine delinquenziale, promossa e organizzata da Pietro Bellaprima, coadiuvato da Giuseppina Ferrigno e Claudia Maria a Porta (avvocati del Foro di Catania), Epifanio Rapisarda (medico legale/neurologo di Catania) e da Agata Zingarino, era finalizzata all’organizzazione di sinistri stradali falsi, per i quali richiedere importanti risarcimenti monetari alle assicurazioni interessate per poi ripartirne l’illecito provento fra i vari attori.
Le indagini, consistite nell’attuazione di mirate attività d’intercettazione e servizi dinamici, corroborate da acquisizioni documentali, hanno permesso di documentare, dettagliatamente, come a Catania fosse operante un sodalizio criminale decisamente avviato a progettare, organizzare e denunciare incidenti stradali falsi in tutto, in parte o alterandone le conseguenti attività istruttorie.
Il disegno delinquenziale, congeniato da Pietro Bellaprima, contava sull’opera dei due avvocati del Foro di Catania e del medico legale/neurologo di Catania sopra citati che, pienamente coinvolti nel progetto delittuoso, prestavano la loro opera professionale realizzando atti falsi e/o fraudolenti nell’esercizio dell’attività forense e sanitaria.
Il 56enne, oltre ai predetti complici con i quali costituiva il “centro motore” della consorteria, si avvaleva anche della cooperazione di molti altri correi i quali, di volta in volta, gli procacciavano o suggerivano i sinistri che, poi, venivano contraffatti nell’istruttoria o simulati del tutto, al fine di conseguire gli indebiti profitti da spartire tra i vari soggetti implicati.
Nel dettaglio, il modus operandi consisteva sia nel creare ad arte documentazione sanitaria e dichiarativa falsa o alterata, sia nell’indottrinare falsi testimoni che avrebbero dovuto fornire formali dichiarazioni agli agenti, accertatori delle varie compagnie di assicurazione.
Le indagini hanno permesso di ricostruire, minuziosamente, 18 sinistri stradali (segnalati come verificatisi nei comuni di Catania e Misterbianco) palesemente falsi, per i quali le compagnie assicurative coinvolte presentavano denuncia-querela costituendosi così parti offese. Il danno patrimoniale procurato, orientativamente, si aggira a circa 100.000 euro.