Operazione “Eredità”, convivenza pacifica e scambio di pusher tra piazze di spaccio: VIDEO e DETTAGLI

Operazione “Eredità”, convivenza pacifica e scambio di pusher tra piazze di spaccio: VIDEO e DETTAGLI

CATANIA – Sono 12 le persone finite oggi in manette nell’ambito dell’operazione “Eredità” messa a segno dai carabinieri di Catania nel quartiere Picanello.

Le indagini hanno permesso di accertare la presenza di 2 remunerative piazze di spaccio nel noto quartiere etneo.

Le organizzazioni operavano con ruoli ben delineati e con suddivisione di turni, assicurando la presenza costante di stupefacente, principalmente marijuana, pronto per essere venduto al flusso incessante di acquirenti, particolarmente intenso nelle fasce orarie del primo pomeriggio e della prima serata.

Il consolidato sistema di spaccio sfruttava le caratteristiche del quartiere e prevedeva un accurato posizionamento delle vedette, negli angoli delle varie strade di accesso, incaricate di filtrare e indirizzare gli acquirenti verso i pusher che, sempre con tecniche differenti, cedevano lo stupefacente nascosto in diversi luoghi come auto, motorini, panchine, eccetera, così da eludere eventuali controlli delle forze di polizia. Anche in questo caso è stata rilevata la figura del “lanciatore” ricoperta da uno degli indagati che, seppur costretto agli arresti domiciliari, contribuiva ugualmente e attivamente all’attività di spaccio, confezionando in casa le dosi e lanciandole materialmente dal balcone su richiesta del pusher in strada.

Le indagini hanno anche permesso di riscontrare l’impiego nell’attività di spaccio di due minorenni, di cui uno minore di 14 anni, con il duplice ruolo di vedette e di pusher.

Le due organizzazioni, che riuscivano ad assicurarsi ciascuna un introito medio giornaliero di circa 5mila euro, operavano in maniera totalmente autonoma, e seppur molto vicini uno all’altro, avevano instaurato un rapporto di “pacifica convivenza” e “leale concorrenza”, scambiandosi non solo i clienti ma anche gli spacciatori, che si trasferivano da una piazza di spaccio all’altra in virtù di una offerta di migliori condizioni di lavoro (turni, compenso, sicurezza) garantite dal capo-piazza.

Le attività investigative hanno certificato l’esistenza di un forte vincolo associativo fra i componenti, rafforzato talvolta anche dal legame familiare, dato che, nell’organizzazione, operavano anche due padri con i rispettivi figli (Puglisi e Nastasi), osservati dai carabinieri lavorare insieme fungendo i più anziani da esempio alle nuove generazioni in un vero e proprio passaggio di consegna nella gestione degli affari illeciti (da cui il nome dell’operazione “Eredità).

Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro oltre 2 chili di marijuana, sono stati arrestati 10 soggetti in flagranza di reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, nonché segnalati come assuntori oltre 150 acquirenti, perlopiù giovanissimi, trovati in possesso della sostanza stupefacente appena acquistata. I tempi di intervento sono stati particolarmente brevi.