CATANIA – Il 33enne Antonino Cosentino di Aci Sant’Antonio (Catania), commerciante all’ingrosso di pollame con precedenti penali, è stato fermato dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania su delega della Procura Distrettuale della Repubblica. Il fermo d’indiziato di delitto è stato eseguito in relazione all’omicidio aggravato e alla detenzione e porto illegale di arma da sparo, avvenuti nella serata dello scorso 27 febbraio ad Aci Sant’Antonio.
Nonostante il contraddittorio tra le parti non sia ancora pienamente realizzato, i militari hanno raccolto un quadro indiziario chiaro e univoco a carico di Cosentino, supportato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza private, dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti e dai rilievi effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Catania.
Secondo le indagini, Cosentino avrebbe esploso quattro colpi di pistola contro Francesco Ilardi, che si trovava sul marciapiede fuori da un circolo di caccia in via Vittorio Emanuele, colpendolo mortalmente nella zona lombare. Il 33enne si è poi dato alla fuga, rendendosi irreperibile. I rilievi effettuati sulla scena del crimine hanno permesso di rinvenire i frammenti di quattro ogive, tra cui quella con tracce di sangue, che aveva oltrepassato il corpo della vittima.
Le indagini sulla vita privata di Ilardi hanno portato alla luce che, alcuni mesi addietro, aveva deciso di separarsi dal socio per mettersi in proprio, determinando un forte risentimento da parte del figlio dell’ex collega di lavoro. Le ricerche del presunto assassino si sono concentrate in questo senso, portando alla scoperta della vettura utilizzata da Cosentino, dove sono state trovate tracce di polvere da sparo.
Dopo aver coordinato un imponente dispositivo di uomini e mezzi dell’Arma, le ricerche si sono concluse quando una Gazzella ha bloccato Cosentino, il padre e l’avvocato mentre stavano percorrendo viale Giuffrida di Catania, verosimilmente per costituirsi. Al momento, le ricerche dell’arma utilizzata per l’omicidio sono ancora in corso.