CATANIA – Sono lontani gli anni in cui nelle settimane che anticipavano il ferragosto i centri commerciali e i negozi in città venivano presi d’assolto in vista della “chiusura da calendario”.
I cosiddetti giorni rossi, considerati festivi, non esistono più per i commercianti. In moltissime città infatti i poli commerciali e i negozi in centro resteranno aperti al pubblico, la necessità nasce dai nuovi stili di vita che purtroppo coinvolgono la maggior parte dei cittadini. Nelle grandi città come Roma, Milano, Torino e molte altre c’è sempre meno gente che si sposta per le vacanze e, anche grazie a tante proposte culturali i turisti non mancano.
Anche a Catania si registra un alto indice di negozi aperti non solo a ferragosto ma anche durante tutto il mese, infatti la maggior parte dei negozi di abbigliamento, calzature, accessori non chiuderanno per il periodo di ferie. I settori che esporranno il cartello di chiusura estiva saranno quelli per articoli più specifici, come ferramenta, autoricambi, gioiellerie.
Negli ultimi sette anni si calcola una riduzione delle vendite pari al 35% contro un aumento delle spese fisse, quali le tassazioni previste per i locali come gli affitti e i costi del personale che incidono in modo considerevole e a maggior ragione quando si resta chiusi. Secondo Francesco Sorbello, vicedirettore provinciale di Confcommercio, il calo dei consumi avrebbe ridotto la capacità di far fronte agli eventi che incidono negativamente e in modo inevitabile sui bilanci delle grandi imprese e dei negozianti.
Le vie di Catania che dovrebbero restare aperte saranno quelle del centro storico, di corso Italia e di via G. D’annunzio così come i poli commerciali di tutti i comuni limitrofi.