CATANIA – La Procura della Repubblica del Tribunale di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa in data 24 ottobre 2022, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, nei confronti del pluripregiudicato Giovanni Spina, di 33 anni, con precedenti per delitti in materia di stupefacenti, per reati contro il patrimonio e di evasione, gravemente indiziato, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, di due rapine commesse nelle notti del 4 e del 12 ottobre 2022 (detta seconda rapina è stata commessa in concorso con altra persona, non destinataria di misura cautelare), nonché dei delitti di porto in luogo pubblico di arma clandestina con relativo munizionamento e ricettazione.
Il provvedimento restrittivo del massimo rigore è stato emesso all’esito di indagini coordinate dalla Procura e svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, avviate lo scorso 12 ottobre, intorno alle ore 23,15, a seguito di segnalazione al Numero Unico d’Emergenza – N.U.E. di una rapina consumata da due uomini armati all’interno di un distributore di carburante, ubicato in via Palermo, ove la Sala Operativa della Questura catanese ha inviato nella immediatezza equipaggi dipendenti al fine di constatare l’accaduto.
La Polizia intervenuta ha rinvenuto sul manto stradale di una via limitrofa numerosi pacchetti di sigarette di varie marche, danaro in monete e un cassetto di un registratore di cassa.
Nel corso delle investigazioni coordinate dall’Ufficio di Procura, grazie agli esiti dei servizi dinamici predisposti e alle risultanze acquisite dalla disamina delle riprese di sistemi di video sorveglianza, è stato recuperato un sacco dell’immondizia con all’interno l’abbigliamento indossato dagli autori della rapina, in parte intriso di tracce ematiche.
Dall’analisi delle diverse registrazioni riprese dai sistemi di videosorveglianza si è appurato, inoltre, che gli autori della rapina, nel corso della fuga successiva alla commissione del predetto delitto, hanno perso l’arma in precedenza utilizzata – che era un fucile da caccia con canne e calcio segati e con matricola abrasa.
Detta arma è stata in realtà rinvenuta da un addetto alla raccolta dei rifiuti, il quale se ne è impossessato e per tali fatti è stato arrestato il 13 ottobre per il reato di detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione.
Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare la Polizia di Stato ha rinvenuto nell’abitazione dell’indagato 4 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e diversi fogli manoscritti contenenti cifre e nominativi; per detta ulteriore condotta delittuosa Giovanni Spina è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Espletate le formalità di rito, l’indagato è stato portato nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.