CATANIA – A Catania, mafia e Reddito di Cittadinanza dal 2019 fino ad adesso erano stati una coppia indisturbata e vincente, almeno fino a quando i carabinieri del comando provinciale di Catania e del Nucleo ispettorato del lavoro hanno denunciato 76 persone per indebita percezione del Reddito di Cittadinanza. Venticinque di queste sarebbero già state condannate per mafia, mentre le restanti 51 avrebbero ottenuto il beneficio omettendo nella dichiarazione di avere avuto un parente condannato in via definitiva per associazione mafiosa.
La Procura distrettuale ha emesso nei confronti dei denunciati un decreto di sequestro preventivo delle rispettive carte.
I militari avrebbero dunque scovato parecchi affiliati di diverse cosche mafiose attive a Catania e provincia. Circa 50 fanno parte del clan Santapaola-Ercolano, ma nel mezzo ci sarebbero anche persone appartenenti ai clan: Mazzei, Cappello, Laudani, Cursoti Milanesi, Pillera, Scalisi e Santangelo-Taccuni. Gli indagati avrebbero percepito il sussidio da aprile 2019.
Dalle indagini è stato appurato che complessivamente sarebbero stati riscossi circa 600mila euro indebitamente. La Procura ha interessato l’Inps per l’immediata revoca del Reddito di Cittadinanza, con efficacia retroattiva, per tutti i 76 denunciati, e l’avvio delle necessarie procedure di restituzione dei soldi del beneficio percepito.
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