Tra le usanze natalizie più diffuse, soprattutto in Italia, senza alcun dubbio c’è il presepe. Momento di divertimento per i più piccoli e di solenne ricordo per i più grandi e ortodossi, il presepe si fa a casa tutti insieme l’8 dicembre, non prima, ed è una tradizione secolare che ha origini remote.
Il presepe, o anche presepio, è un’usanza nata in Italia a partire dal Medioevo e diffusa negli anni in ogni regione con le sue particolarità e caratteristiche differenti. Quello siciliano, seppur influenzato dalla scuola napoletana, ha un’originalità tutta sua e si contraddistingue soprattutto per la grande varietà di materiali utilizzati e per la cura dei dettagli.
Particolari anche i personaggi, che assumono un ben determinato ruolo all’interno della suggestiva scenetta: Susi Pasturi che dorme su un’amaca, u scantatu ra stidda, il primo a vedere la stella cometa, e Zu Innaru, il vecchietto che si riscalda.
La Sicilia ha una lunga tradizione di artigiani che da sempre costruiscono i propri deliziosi presepi con passione. I più noti in Sicilia sono quelli di Palermo e Siracusa, realizzati in cera con inserti di oro e argento, e di Trapani e Caltagirone (CT), ognuno con le sue caratteristiche.
Tra tutti spicca il presepio trapanese, in cui ricorre l’uso di materiali nobili, come il corallo, l’avorio, il madreperla, l’osso e l’alabastro, arricchito da conchiglie.
Famosissima la collezione di presepi di Caltagirone, che vanta ben 2500 pezzi provenienti da tutto il mondo. Qui i presepi più tradizionali sono da sempre realizzati in terracotta.
Ma la Sicilia è da sempre nota per la bellezza e per il folklore dei suoi presepi viventi, perfettamente incastonati nei più bei borghi nostrani. Le immagini prendono vita e sembra di essere catapultati nel passato, un’esperienza unica e a dir poco suggestiva.
Quelli viventi sono tantissimi, tra i più conosciuti ci sono certamente quello di Custonaci, iscritto nel registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, e quello di Balata di Baida, entrambi comuni trapanesi. La particolarità è che è possibile ammirare i personaggi che non solo reinterpretano gli antichi mestieri, ma lavorano veramente.
Spostandoci nei pressi di Caltanissetta troviamo invece il presepe di Sutera, nato nel 1999, che si snoda nel quartiere medievale di Rabato, famoso per i suoi zampognari e per la simpatia dei personaggi, pronti a raccontarvi le antiche tradizioni dei mestieri che “svolgono”.
Nel Palermitano possiamo ammirare il presepe di Gangi, che prende vita tra le strette vie del centro storico del paese, mentre Messina vanta il presepe vivente di Montalbano Elicona, eletto “Miglior presepe vivente in Sicilia”.
Infine, nel catanese, il presepe di Mineo, dove le vie del borgo si animano di personaggi caratteristici, in una ricostruzione scenografica a dir poco realistica.