AGRIGENTO – Ecco le operazioni più importanti condotte questo pomeriggio dai carabinieri ad Agrigento e provincia.
- I carabinieri di Favara in sinergia con quelli del centro natura anticrimine di Agrigento e del nucleo ispettorato lavoro, hanno effettuato un controllo amministrativo in una lavanderia industriale del luogo, a seguito del quale sono emerse alcune violazioni a leggi in materia ambientale e in materia di lavoro. È emerso che la lavanderia in questione non ha il pozzetto a norma ed è priva di autorizzazioni per lo scarico di acque reflue industriali, quindi sia le lavatrici che le asciugatrici scaricavano nelle fogne urbane in modo illecito. I carabinieri hanno provveduto quindi a denunciare alla procura della Repubblica di Agrigento la titolare della lavanderia e a porre sotto sequestro sia il pozzetto che le 3 lavatrici e le 2 asciugatrici. I carabinieri del nucleo tutela lavoro hanno invece riscontrato la presenza di 5 lavoratori in nero su 6 presenti e hanno quindi elevato le previste sanzioni a carico del datore di lavoro e disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto i lavoratori in nero hanno superato il 20% dei lavoratori presenti.
- Nel corso di un servizio di prevenzione e controllo del territorio, ad Agrigento, località Montaperto, i carabinieri hanno arrestato un settantenne, in flagranza del reato di “Incendio”, F. G., residente ad Agrigento. In particolare, l’uomo è stato sorpreso dai carabinieri vicino a una via, mentre stava appiccando il fuoco alla folta vegetazione. In quel frangente, a causa del forte vento, le fiamme si propagavano velocemente, danneggiando circa 1200 m.q. di tipica macchia mediterranea. Per l’arrestato, che al momento non ha fornito spiegazioni per il gesto, condotto in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati disposti gli arresti domiciliari.