Sette vittime in soli sette giorni, la Sicilia piange altri figli…

Sette vittime in soli sette giorni, la Sicilia piange altri figli…

CATANIA – Continua la scia di sangue in Sicilia, con incidenti stradali mortali che non si arrestano.

Soltanto nell’ultima settimana, esattamente dal 7 settembre ad oggi, sono ben sette le persone decedute a causa di sinistri. In ordine temporale, oggi abbiamo assistito ad una delle tragedie più brutte di sempre: una donna di appena 48 anni, Giuseppina Ansaldi, originaria di Fiumefreddo di Sicilia (CT), dipendente di un punto di auto a noleggio a Giardini Naxos (ME), sarebbe rimasta schiacciata dall’auto da cui era scesa.

Nello specifico, Giusycosì era conosciuta da molti – aveva appena tirato fuori da una autorimessa interrata una Opel Cascada appartenente alla ditta di autonoleggio, ed era scesa per chiudere la saracinesca lasciando il mezzo fermo in salita, dimenticando di inserire il freno a mano. Gesto che le è costato la vita, in quanto l’auto si è messa in movimento a marcia indietro e, percorrendo la rampa, l’ha travolta in pieno schiacciandola contro la saracinesca senza darle il tempo di scansarsi.

Sempre stamani, invece, è deceduto dopo 7 mesi di agonia Cristoforo Di Bartolo, il 69enne originario di Gela (CL) che era stato investito in via Settefarine la sera del 21 febbraio scorso. L’uomo è morto nel Reparto Rianimazione dell’ospedale Vittorio Emanuele. I carabinieri starebbero ancora cercando il conducente della moto che lo avrebbe travolto e che sarebbe fuggito poco dopo: per lui l’accusa è di omicidio stradale.

Anche Tarcisio Calì, 29enne di Palermo, ha perso la vita a seguito di un tragico incidente avvenuto nelle scorse ore: nello specifico, il sinistro, si sarebbe verificato questa mattina a Volpiano, nel Torinese. Tarcisio era in sella alla sua moto quando, mentre percorreva corso Europa, si sarebbe scontrato con un camion. Un altro terribile evento per la famiglia Calì: a febbraio scorso, il padre del 29enne, Maurizio Calì, un avvocato di 59 anni, è morto mentre era in sella alla sua bici a causa di un infarto fulminante.

Nel primo pomeriggio di ieri, invece, intorno alle 15,30 circa, un 35enne si sarebbe trovato a bordo di una Opel Corsa, con cui pare stesse entrando dentro un’officina: lì l’impatto mortale con un’Audi A6 proveniente dalla direzione opposta. Il decesso di Antonino Prinzivalli ha sconvolto l’intera comunità dove l’uomo viveva insieme alla moglie e al figlio di appena un anno. Una vita felice spezzata lungo la SP 85 Santa Croce Camerina-Scoglitti.

Sempre nella serata di ieri, intorno alle ore 19, un terribile incidente autonomo si sarebbe verificato sulla Strada Statale 386; a perdere la vita Giovanna Aleonero, 70 anni, di Ribera (AG), deceduta nella notte a causa dei traumi riportati. A bordo dell’auto incriminata, una Toyota Yaris, vi era anche il marito, conducente del mezzo: l’uomo avrebbe perso il controllo del veicolo andando a sbattere contro un muro in cemento posto sul ciglio della strada.

Risale a martedì scorso, invece, il decesso di un cuoco palermitano di 36 anni, Giuseppe Fotia. L’uomo da anni viveva nel padovano, e al momento del sinistro, stava viaggiando a bordo della sua moto quando sarebbe rimasto coinvolto in uno scontro con un’auto e un camion, nei pressi della Zona Industriale. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la moto e l’auto si sarebbero scontrate frontalmente e violentemente contro il camion.

Catania, invece, ha perso un altro figlio, Giuseppe Ferlito, di appena 21 anni, vittima di un incidente stradale avvenuto la notte del 7 settembre scorso, intorno alle 2,40 circa, nel noto quartiere Zia Lisa. La dinamica di quanto accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti: secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe che il ragazzo avesse terminato il turno di lavoro e stesse tornando a casa in sella al suo scooter Honda SH, quando un fuoristrada, con a bordo tre persone, lo avrebbe travolto a velocità elevata, uccidendolo sul colpo.

Tanti i messaggi di cordoglio di familiari, parenti e amici del giovane, distrutti per quanto accaduto.

Sette vittime in soli sette giorni sulle strade. Ancora sangue, ancora dolore, ancora cuori a pezzi.